Trump promette la residenza permanente agli immigrati laureati.

La misura rappresenta un cambiamento radicale nella sua posizione, considerando che durante il suo mandato ha sostenuto una politica di mano dura contro l'immigrazione e ha etichettato gli indocumentati come criminali e stupratori.

Donald Trump © Wikimedia
Donald TrumpFoto © Wikimedia

Come in una partita di scacchi, l'ex presidente Donald Trump muove le sue pedine nel campo elettorale statunitense e ha promesso di concedere la residenza permanente automatica (green card) agli immigrati che si laureano all'università.

Dopo la strategia adottata di recente dall'amministrazione dell'attuale presidente Joe Biden, che offre la possibilità di regolarizzare i coniugi di cittadini statunitensi, i laureati delle università locali e le persone arrivate nel paese da bambini, la proposta del precandidato repubblicano rappresenta un'inversione a 180 gradi della sua posizione sul fenomeno migratorio.

Come una via per garantirsi un'altra opzione di supporto nel suo desiderio di tornare alla Casa Bianca, Trump ha dichiarato nel podcast "All-In" che "se ti laurei all'università, penso che dovresti ottenere automaticamente, come parte del tuo diploma, una Green Card per poter rimanere in questo paese".

Nel programma trasmesso giovedì ha aggiunto che il progetto che verrà avviato includerà anche le case degli studi universitari comunitari, "chiunque si laurei in un'università. Vai lì per due o quattro anni", ha precisato l'agenzia EFE.

La misura costituisce un cambiamento radicale nella sua posizione, considerando che è stato uno dei principali critici dei programmi implementati da Biden e che durante la sua amministrazione (2017-2021) ha sostenuto una politica di mano dura e ha definito delinquenti e stupratori gli indocumentati.

Con la promessa di affrontare questa questione fin dal primo giorno del suo mandato, il repubblicano ha fatto un passo indietro nelle sue dichiarazioni, quando ha garantito di deportare un maggior numero di immigrati, responsabili, secondo lui, della perdita di posti di lavoro e dell'esaurimento delle risorse governative.

In questo modo, Trump muove i suoi pezzi nello stesso terreno di Joe Biden, che cerca di "promuovere l'unità familiare nel processo di immigrazione" con una legge che consente, inoltre, di richiedere la residenza sul territorio nazionale, cosa che era impossibile con la regolamentazione precedente.

Il nuovo processo, che terrà conto del tempo trascorso nel paese e se non rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica o nazionale, beneficerà circa mezzo milione di migranti, di cui 50 mila figliastri di cittadini americani, che avranno tre anni per richiedere la residenza permanente una volta che le autorità avranno esaminato il loro caso e approvato la loro domanda.

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