In mezzo alla grave crisi del carburante a Cuba, il regime ha annunciato giovedì l'apertura di 17 nuove stazioni di servizio per la vendita di carburante in dollari.
La Corporación CIMEX ha comunicato su Facebook che a partire dal prossimo 1 giugno verranno aggiunti 17 nuovi servizi alla Rete attuale di Servicentros in USD in 10 province.
Secondo l'ente, l'obiettivo principale di questo aumento della rete è soddisfare la domanda attuale, in particolare quella di autonoleggi per il turismo.
Afferma che questa estensione include "la copertura delle zone turistiche, dell'autostrada nazionale e dei villaggi remoti con un considerevole flusso di veicoli a noleggio".
Le province in cui saranno aperte le nuove stazioni di servizio sono Pinar del Río, L'Avana, Matanzas, Villa Clara, Sancti Spíritus, Ciego de Ávila, Las Tunas, Granma, Holguín e Santiago de Cuba.
La pubblicazione ricorda che i metodi stabiliti per il pagamento in dollari sono le carte VISA, MasterCard, le russe MIR, la carta prepagata emessa da BANDEC, UnionPay e CABAL, così come le AIS, Viajero e Clásica.
A gennaio il regime ha informato che a partire dal 1º febbraio, un totale di 29 stazioni di servizio cubane avrebbero iniziato a vendere carburante esclusivamente in dollari, ad eccezione di una di esse che avrebbe offerto servizi anche in pesos CUP.
Tania Vives Alfonso, vicepresidenta economica della corporazione CIMEX, ha poi informato che il distributore di benzina Nueva Imagen, situato nel comune di Morón, a Ciego de Ávila, sarebbe stato l'unico ad avere un servizio misto poiché si trova all'ingresso delle chiavi e non c'è nessun altro nelle vicinanze.
Nell'ultima settimana, tuttavia, alla inflazione sfrenata, che è aumentata del 1.500% negli ultimi sei anni a Cuba, si sono aggiunte le lunghe code per acquistare carburante a L'Avana e in altre province. Si tratta di un'immagine che non è nuova né di recente all'interno del paese.
"Un amico ha impiegato trenta ore per rifornirsi", ha segnalato un internauta che dice di chiamarsi Carlos. "Ecco perché il dollaro non può perdere valore", ha aggiunto un'altra persona chiamata Gustavo. "È vergognoso", si è lamentata Ariadna. "A Cuba nulla funziona bene, solo la repressione e la sorveglianza sono efficaci", ha sottolineato José.
In quel contesto, i cubani affrontano blackout fino a 20 ore al giorno, mentre il regime attribuisce il fenomeno alla scarsità di carburante e alle cattive condizioni delle loro centrali elettriche.
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