I profili governativi trasmettono un'immagine di "tranquillità" a L'Avana

Foto scattate in spazi pubblici della località, in cui si vedono pochissime persone per strada, illuminate casualmente in mezzo alla frequente e prolungata carenza di energia elettrica che colpisce Cuba, sono state condivise sui social media.

Plaza Adolfo del Castillo en Guanabacoa © Facebook / Consejo Administración Municipal de Guanabacoa
Piazza Adolfo del Castillo a GuanabacoaFoto © Facebook / Consiglio di Amministrazione Municipale di Guanabacoa

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Non è una novità, ma rappresenta un indicatore dello stato di tensione nelle sfere del potere del regime cubano: profili governativi sui social media hanno nuovamente diffuso giovedì immagini dell'apparente tranquillità che si vive nelle strade di Cuba.

"È piacevole passeggiare per le strade di Guanabacoa questa sera e godere della nostra Piazza Adolfo del Castillo e delle strade circostanti in questa #LaHabanaDeTodos. #UnidosXCuba #CubaEnPaz," ha dichiarato sulle sue reti sociali il Consiglio di Amministrazione Municipale di Guanabacoa.

Screenshot di Facebook / Consiglio di Amministrazione Municipale di Guanabacoa

La pubblicazione ha condiviso fotografie scattate in spazi pubblici della località, nelle quali si vedono poche persone per le strade, illuminate casualmente in mezzo a un'ondata di frequenti e prolungati blackout che interessano Cuba.

Dopo le proteste avvenute il 17 marzo (17M), quando una folla di santiaguensi ha preso d'assalto le strade al grido di “corrente e cibo!”, le autorità della provincia hanno adottato la stessa strategia.

Profili di aziende statali, dirigenti, giornalisti di regime e persino professionisti di altri settori hanno formato un grande "nido di api", come chiamano i troll il cui lavoro si attiva sui social media su richiesta degli agenti della Sicurezza dello Stato, per cercare di trasmettere tranquillità con foto di strade deserte a Santiago di Cuba.

Precisamente, da questa provincia, attivisti cubani hanno riportato questo mercoledì la presenza di un massiccio dispiegamento di polizia per timore di proteste popolari, con una imponente presenza di camion, pattuglie e un gran numero di agenti della Polizia Nazionale Rivoluzionaria (PNR) e truppe speciali del ministero degli Interni (MININT), conosciute come “berretti neri”.

All'inizio di maggio 2023, il regime cubano ha cercato di mantenere un'apparente "tranquillità" dopo le proteste scatenate a Caimanera, Guantánamo, che sono state violentemente represse dalle forze del Ministero dell'Interno (MININT).

I mezzi di comunicazione statali, i giornalisti favorevoli al regime e i sostenitori della dittatura hanno condiviso su Internet immagini di strade vuote a Caimanera, cercando di minimizzare l'importanza delle proteste.

A metà luglio 2022, mentre i cubani di diverse province scendevano in strada per protestare contro i frequenti blackout e la scarsità di cibo, il regime cubano e i suoi sostenitori iniziarono a pubblicare sui social media immagini e messaggi per cercare di dimostrare che nel paese regnava la tranquillità.

I profili di cittadini che difendono la dittatura si sono affrettati a pubblicare fotografie delle città vuote e tranquille, dopo che una folla si è lanciata per le strade de Los Palacios, a Pinar del Río, facendo risuonare pentole e intonando slogan contro la polizia e il governante Miguel Díaz-Canel.

Da parte sua, il Ministero delle Comunicazioni ha condiviso diversi tweet in cui ha invitato a "resistere a qualsiasi aggressione", dopo che sono stati segnalati interruzioni di Internet in diverse province per impedire la diffusione degli eventi.

Questo fatto è stato confermato dal sito web di giornalismo dei dati Inventario, che ha registrato una diminuzione delle connettività all'interno dell'Isola in almeno nove città, un aspetto che fa parte della strategia del regime dopo le storiche proteste dell'11 luglio a Cuba.

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