
Video correlati:
La compagnia aerea panamense Copa Airlines ha annunciato l'estensione del fermo temporaneo dei suoi voli verso e da Caracas fino al 15 gennaio 2026, a causa di “condizioni operative” presso l'Aeroporto Internazionale di Maiquetía.
La compagnia aerea panamense aveva già limitato le sue operazioni verso il Venezuela a causa di difficoltà logistiche e normative, che si aggravano in un contesto di crescente tensione nei Caraibi.
La decisione arriva in un momento di massima tensione nei Caraibi, segnato dall' Operazione Lanza del Sur, un'offensiva strategica guidata dagli Stati Uniti e da diversi paesi alleati per contenere le reti del narcotraffico, il traffico di armi e le attività illegali legate a governi autoritari della regione.
Il regime di Nicolás Maduro ha reagito con evidente nervosismo di fronte al dispiegamento, denunciando una “minaccia imperiale” e accusando Washington di tentare di isolare politicamente il Venezuela.
Nel suo comunicato, Copa Airlines ha annunciato che, per soddisfare la domanda durante questo periodo, aumenterà le frequenze dei voli tra Panama e Cúcuta (Colombia), una rotta che è diventata un'alternativa per i viaggiatori venezuelani.
Inoltre, la compagnia ha effettuato il 16 dicembre 2025 un volo di prova con un aereo cargo presso l'aeroporto La Chinita, a Maracaibo, come parte della valutazione di nuove opzioni operative.
La compagnia aerea ha offerto ai passeggeri interessati la possibilità di cambiare date, modificare l'origine o la destinazione, richiedere un credito futuro o il rimborso dei biglietti attraverso il suo sito web ufficiale [www.copa.com](http://www.copa.com).
Analisti dell'aviazione consultati segnalano che questa prolungata sospensione riflette la fragilità dell'ambiente aereo venezuelano, condizionato dalle decisioni del regime chavista, dalla mancanza di garanzie di sicurezza e dalle crescenti tensioni militari nei Caraibi.
Nel frattempo, la disconnessione di Caracas dal resto del continente accentua l'isolamento internazionale del governo di Maduro e complica ulteriormente la mobilità di cittadini e aziende nella regione.
Archiviato in: