Detenzione perpetua per Alejandro Gil: questi sono i reati per i quali è stato dichiarato colpevole



Alejandro Gil, ex ministro cubano, è stato condannato all'ergastolo per spionaggio e corruzione, con reati che hanno avuto un impatto sull'economia e sulla sicurezza dello Stato. Ha ricevuto sanzioni aggiuntive.

Alejandro GilFoto © Cubadebate

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Il Tribunale Supremo Popolare (TSP) di Cuba ha notificato questo lunedì le sentenze contro l'ex ministro dell'Economia Alejandro Gil Fernández, il quale ha affrontato due procedimenti penali separati per “reati considerati di estrema gravità” e è stato condannato all'ergastolo

Le sentenze emesse dettagliato un ampio ventaglio di reati, molti dei quali di natura continuativa e con impatto diretto sulla sicurezza dello Stato, sull'economia nazionale e sulla gestione pubblica.

Le udienze orali si sono svolte tra l'11 e il 13 novembre 2025 e dal 26 al 29 dello stesso mese. In base alle valutazioni menzionate, il dirigente defenestrato, ex uomo di potere all'interno del regime comunista dell'Avana, ha ricevuto una condanna a detenzione perpetua in un caso, e 20 anni di carcere nel secondo, oltre a sanzioni accessorie.

Primo processo: spionaggio, corruzione e manipolazione di documenti ufficiali

Nella prima causa penale, il Tribunale ha dichiarato Gil Fernández responsabile dei seguenti reati:

Spionaggio

Atti in pregiudizio dell'attività economica o della contrattazione

Cohecho

Sottrazione e danneggiamento di documenti o oggetti sotto custodia ufficiale

Violazione di sigilli ufficiali (reato continuato)

Infrazione delle norme di protezione dei documenti classificati (reato continuato)

A causa della gravità accumulata di questi reati, e in particolare per il componente di spionaggio e la gestione di informazioni riservate, il Tribunale ha imposto una sanzione congiunta di privazione perpetua della libertà.

Secondo processo: falsificazione, traffico di influenze ed evasione fiscale

In un (secondo) procedimento separato, Gil è stato dichiarato colpevole di:

Cohecho continuato, impiegato come mezzo per

Falsificazione di documenti pubblici

Traffico di influenze (continuato)

Evasione fiscale (continuata)

Per questa seconda causa, il Tribunale ha emesso una sanzione congiunta di 20 anni di privazione della libertà.

Sanzioni accessorie: confische e divieti

In entrambi i processi, all'imputato sono state imposte sanzioni aggiuntive, tra cui:

Confisca di beni

Divieto di esercitare funzioni legate alla gestione delle risorse umane, materiali o finanziarie

Privazione dei diritti pubblici, tra le altre misure stabilite dalla legge

Il TSP ha indicato che queste decisioni si basano sugli articoli 147 della Costituzione e 71.1 e 29 del Codice Penale, nel valutare "la lesività sociale" dei fatti.

La sentenza: tradimento, corruzione e gestione illegale di informazioni sensibili

Secondo il comunicato ufficiale, Gil ha abusato dei poteri del suo incarico per ottenere benefici personali, ricevere denaro da aziende straniere e corrompere altri funzionari al fine di legalizzare acquisizioni di beni.

Inoltre, ha violato i protocolli di gestione delle informazioni riservate, le ha sottratte e danneggiate, e infine le ha messe a disposizione di “servizi nemici”, il che è stato inquadrato dal Tribunale come un comportamento di spionaggio e tradimento.

Il TSP ha affermato che questi comportamenti rappresentano una “degradazione etica, morale e politica” e ha ricordato che l'Articolo 4 della Costituzione stabilisce che il tradimento alla patria è il crimine più grave, soggetto alle sanzioni più severe. Ha inoltre sottolineato che i fatti violano la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione, di cui Cuba è firmataria.

Diritti processuali e appelli

L'accusato e la Procura hanno dieci giorni per presentare i ricorsi previsti dalla legge. Anche se non viene presentato ricorso contro la sentenza di ergastolo, il Tribunale è obbligato per legge a riesaminare d'ufficio quella sanzione.

Una volta conclusi i ricorsi, e qualora venga confermata la colpevolezza, verrà formulata una sanzione unica ai sensi dell'Articolo 86 del Codice Penale vigente.

Il comunicato si conclude sottolineando che, durante tutta la procedura, sia l'imputato che i suoi avvocati hanno riconosciuto il rispetto delle garanzie processuali previste dalla Costituzione e dalla Legge sul Processo Penale.

Gil Fernández, che è stata una delle figure più visibili del gabinetto di Miguel Díaz-Canel, era caduto in disgrazia all'inizio del 2024, quando fu destituito senza spiegazioni.

Il suo processo è diventato uno dei più mediatici degli ultimi tempi, ricordando i processi politici dell'era sovietica, dove la “tradimento” serviva da pretesto per punire il collasso del sistema.

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