Le forze del Ministero dell'Interno (Minint) hanno condotto nell'ultima settimana un'offensiva in diversi municipi di Granma, focalizzandosi principalmente su reati legati al traffico e alla coltivazione di droghe, oltre al contrabbando di prodotti e al sacrificio illegale di bestiame.
A Bayamo, un'operazione antidroga nel quartiere Ciro Redondo ha portato al sequestro di stupefacenti all'interno di un'abitazione, mentre nel quartiere Siboney è stato arrestato un cittadino in possesso di marijuana.
In Pilón, la polizia ha scoperto una casa dove venivano coltivate diverse piante dello stesso narcotico, ha riportato il giornale ufficiale La Demajagua.
Manzanillo è stata anche teatro di diverse operazioni: nel quartiere Caymari, sono state sequestrate confezioni di marijuana insieme a una somma significativa di denaro contante, presumibilmente derivante dal traffico.
In un altro fatto, due cittadini sono stati intercettati mentre trasportavano sostanze chimiche illegali da Manzanillo verso la capitale provinciale, ha aggiunto la fonte.
Le autorità hanno anche catturato a Bayamo un trafficante che nascondeva marijuana e sostanze chimiche nella sua abitazione, e hanno sorpreso un individuo mentre rubava nel mercato Luis Ramírez López.
Il sacrificio clandestino di bestiame non è passato inosservato: a Manzanillo, la Polizia ha arrestato quattro individui dopo aver sacrificato un toro di proprietà altrui nella zona di Cayo Espino, e ha fermato un autista di camion che trasportava oltre 400 scatole di sigari Criollos senza documentazione legale.
A questo si aggiunge il sequestro di oltre 1.000 sigari illegali a Bayamo, destinati alla vendita informale a prezzi elevati, secondo quanto riporta il media.
Le autorità ritengono che questi risultati siano il frutto della collaborazione tra il Minint e i cittadini, sebbene il livello e la varietà dei reati dimostrino che la radice dei problemi va oltre semplici operazioni: c'è un discontrollo di fondo che nessun dispiegamento di polizia è riuscito a contenere.
A inizi di luglio, il Minint della provincia orientale ha informato dell'ampliamento della zona ristretata lungo la costa meridionale dei comuni di Pilón e Niquero, a causa dell'aumento dei naufragi di droga e della presenza di cittadini che accedono illegalmente a quest'area per appropriarsi delle sostanze stupefacenti e poi commercializzarle.
Asimismo, un tribunale nella provincia di Granma ha condannato un cittadino cubano a otto anni di privazione della libertà per possesso di marijuana, come parte di una crociata giudiziaria intensificata contro il traffico e il consumo di droghe a Cuba.
Prima, alla fine di giugno, si è svolto a Niquero un “processo esemplare” per il reato di attacco contro agenti dell'ordine pubblico, nell'ambito del Terzo Esercizio Nazionale di Prevenzione e Contrasto al Delitto, alla Corruzione, alle Droghe, alle Ilegalità e alle Indiscipline Sociali.
Tali azioni si verificano in un contesto di crescente preoccupazione per l'aumento del traffico e del consumo di droghe nell'isola, specialmente i cosiddetti cannabinoidi sintetici o “chimico”, che hanno guadagnato presenza in aree urbane come L'Avana.
Il Tribunale Supremo Popolare ha emesso un nuovo parere che inasprisce le sanzioni per coloro che trafficano o possiedono questo tipo di sostanze, anche in quantità inferiori a una libbra.
Le autorità sottolineano che queste droghe da laboratorio, nonostante la loro somiglianza con la marijuana, sono altamente tossiche e possono provocare convulsioni, psicosi o addirittura la morte.
I nuovi criteri cercano di colmare vuoti legali e fornire strumenti più efficaci di fronte a un fenomeno che, secondo gli analisti, sta superando la capacità di risposta delle istituzioni.
Il regime cubano cerca di proiettare un'immagine di controllo attraverso processi esemplari, ma i social media e le testimonianze dei cittadini rivelano una realtà più cruda.
Nel paese sono state segnalate fino a famiglie intere coinvolte in reti di narcotraffico, migliaia di casi di dipendenze devastanti e un tessuto sociale in decomposizione.
Domande frequenti sulla criminalità e il traffico di droga a Granma, Cuba
Quali azioni ha intrapreso il Ministero dell'Interno a Granma per combattere il traffico di droga?
Il Ministero dell'Interno (Minint) ha eseguito una serie di operazioni in vari comuni di Granma, come Bayamo e Manzanillo, focalizzate sul traffico e la coltivazione di droghe. Queste operazioni hanno portato al sequestro di marijuana, droghe chimiche e all'arresto di numerosi individui coinvolti in queste attività illegali. Inoltre, sono state ampliate le zone interdette lungo la costa meridionale di Pilón e Niquero per combattere il traffico di droga marittimo.
Quali sono le principali attività delittuose identificate a Granma, Cuba?
Le principali attività criminali a Granma includono il traffico e la coltivazione di droga, il contrabbando di tabacco e il sacrificio illegale di bestiame. I recenti interventi delle forze dell'ordine hanno rivelato una crescente tendenza a questi crimini, nonostante gli sforzi del governo per contenerli tramite processi e operazioni di polizia.
Come ha influenzato la crisi economica a Cuba l'aumento della criminalità?
La crisi economica a Cuba ha esacerbato la delinquenza, in particolare nel traffico di droga e nel sacrificio illegale di bestiame. La mancanza di opportunità economiche e la scarsità di cibo hanno spinto molte persone a impegnarsi in attività illecite per sopravvivere. Questo si riflette nell'aumento delle operazioni di polizia e nella percezione della popolazione riguardo all'insicurezza dell'isola.
Quali sono le conseguenze legali per coloro che partecipano ad attività di narcotraffico a Cuba?
Le conseguenze legali per coloro che partecipano ad attività di narcotraffico a Cuba sono severe. Il Tribunale Supremo Popolare ha inasprito le sanzioni, imponendo pene detentive che possono arrivare fino a 30 anni, ergastolo o addirittura la pena di morte in casi estremi. Inoltre, le autorità hanno cominciato a confiscare beni di coloro che consentono il traffico e il consumo di droghe nelle loro proprietà.
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