In un incidente che ha generato un intenso dibattito sui social media, un adolescente è stato catturato dopo aver tentato di rubare in una cantina situata negli Edifici C, nel Distretto José Martí, a Santiago de Cuba.
Secondo testimoni -citati dal giornalista Yosmany Mayeta- il minore è stato circondato da diverse persone fino all'arrivo delle autorità, che lo hanno portato via in custodia.
Nelle immagini diffuse si vede il minore vestito con l'uniforme, sdraiato accanto a un muro mentre un uomo lo sorveglia in presenza di altre persone.
Aunque aún se sconosce se il minorenne sia riuscito a sottrarre qualcosa dall'esercizio, alcuni testimoni hanno affermato che portava un coltello, il che ha riacceso la discussione sulla natura del fatto: si tratta di un semplice atto di disperazione per fame o di una manifestazione di delinquenza giovanile?
Un dibattito polarizzato sui social media
Il caso ha generato un'ondata di opinioni contrastanti tra gli utenti di internet.
Molti sostengono che la miseria abbia trasformato i bambini in delinquenti e che la disperazione per la mancanza di cibo li spinga a prendere decisioni estreme.
"La miseria li ha trasformati in criminali. Che tristezza!", ha commentato un utente riflettendo la realtà che affronta gran parte della popolazione cubana.
"Mi dispiace, questo è mal fatto, ma è la miseria in cui ci tengono soggetti. Senza pane, senza cibo, senza elettricità, e per di più non c'è gas nella provincia. La gente si dispera e quando lo stomaco brontola, non ce la si fa più," ha argomentato un'altra persona, giustificando l'azione del minorenne come una misura disperata.
"Ladro è colui che ruba in una banca, ruba nelle case e si porta via elettrodomestici. Ma chi va al negozio a rubare cibo lo fa perché è disperato. E se è un bambino, è ancora peggio. Qui si vede il punto di disperazione della popolazione", ha sottolineato un utente in un commento che ha generato molteplici risposte.
Altri, tuttavia, ritengono che rubare non sia giustificabile in nessuna circostanza e che la necessità non possa essere un scusa per il reato.
"Oggi è un negozio, domani in una casa. Il male si estirpa alla radice", "Questo si chiama FURTO. Conosco bambini che hanno situazioni difficili e non rubano, preferiscono vendere pane, pulire un cortile o raccogliere lattine, ma non rubano", hanno osservato due commentatori.
Un problema sociale al di là del caso individuale?
Más allá del dibattito tra coloro che giustificano il fatto per necessità e coloro che lo condannano come un atto delittuoso, ci sono quelli che vedono questo incidente come parte di un problema più profondo nella società cubana.
"L'occasione fa il ladro, e in questa occasione, la necessità si impone. Non è entrato in nessuna casa, è andato dritto verso quello che riguarda lo Stato. Quel bambino è uno che vede che lo stipendio di sua madre non basta e, di sicuro, ha un fratellino piccolo. La pensione di sua nonna se ne va quando compra un paio di saponi. Dentro di sé, ha sicuramente pensato che se andava bene, forse a casa potevano arrivare a fine mese. Non giustifico il fatto, ma è un atto disperato," ha riflettuto un altro internauta.
La preoccupazione si estende anche alla mancanza di opportunità per i giovani cubani.
"La gioventù è disperata nella ricerca di denaro e si inoltra in qualsiasi cosa: saccheggiano, uccidono, la necessità li sta trascinando verso il fondo," ha commentato un altro utente.
La realtà della crisi
Cuba affronta una delle crisi economiche più gravi degli ultimi tempi, con una carenza allarmante di cibo e beni di prima necessità.
"Non è fatto bene, anzi, ma sono sicuro che sua madre non ha nemmeno i soldi per cucinargli. Qui in questo momento un panino costa 180 pesos", ha espresso un utente in riferimento all'inflazione e alla mancanza di cibo nel paese.
Alcuni sospettano anche che dietro a questo fatto possano esserci adulti che utilizzano minori per commettere reati.
Ciò che è innegabile è che l'incidente è un riflesso della situazione estrema che vive la popolazione cubana e delle poche opzioni che molti hanno per sopravvivere.
Il dibattito rimane aperto: si tratta di un'azione giustificata dalla fame o di un atto delittuoso che deve essere punito?
Domande frequenti sulla delinquenza minorile e la crisi a Cuba
Perché il tentativo di furto da parte di un minorenne ha generato dibattito a Cuba?
L'incidente ha riacceso un dibattito su se il furto fosse un atto di disperazione o criminalità giovanile. Molte persone sui social media sostengono che la scarsità di cibo e la miseria a Cuba stiano portando i minori a prendere decisioni disperate, mentre altri ritengono che il furto non sia giustificabile in nessuna circostanza.
Come sta influenzando la crisi economica la gioventù a Cuba?
La crisi economica sta spingendo i giovani cubani a situazioni estreme, come furti e lavori informali. La mancanza di cibo e opportunità sta generando una crescente disperazione tra i giovani, che in alcuni casi ricorrono al crimine come mezzo di sopravvivenza.
Quale ruolo giocano i vicini nella cattura dei delinquenti a Cuba?
Di fronte all'inefficacia della polizia, i cittadini spesso prendono la giustizia nelle proprie mani. A Santiago di Cuba e in altre parti del paese, è comune che i residenti fermino i delinquenti e li trattengano fino all'arrivo delle autorità, riflettendo una mancanza di fiducia nelle istituzioni di sicurezza.
È giustificabile il furto per fame nell'attuale situazione di Cuba?
Il furto per fame è un tema di dibattito a Cuba, con opinioni divise. Alcune persone giustificano il furto come un'azione disperata in mezzo alla crisi economica, mentre altri credono che la fame non scusi il reato e che si debbano cercare alternative legali per sopravvivere.
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