Donna uccide a colpi un gatto all'Avana: "Farò una zuppa per i bambini"

Attivisti denunciano una donna a L'Avana per aver ucciso brutalmente un gatto per "fare una zuppa".


Attivisti cubani a favore della protezione degli animali hanno denunciato una donna che ha ucciso un gatto a colpi in testa a L'Avana per "preparare una zuppa per i suoi bambini".

La pagina Facebook "Protección Animal SOS - PASOS" ha pubblicato il video dell'episodio, avvenuto sotto gli occhi di diversi vicini che interrogavano la donna, mentre lei sosteneva che avrebbe fatto "una zuppa per i bambini, una zuppa per Luisito".

Di fronte alle lamentele dei vicini, la donna ha detto che aveva già portato il gatto morto, ma nel video si vede chiaramente colpirlo più volte contro il marciapiede mentre l'animale si muoveva ancora.

Il gruppo di Facebook ha chiesto giustizia per questo "atto di crudeltà estrema contro un essere indifeso".

Aggiunge che la donna si chiama Ana Selena Martínez López, residente in Casa Blanca, Animas #72, tra San Antonio e San Ambrosio.

"Questo non è un fatto isolato, è un riflesso dell'impunità di cui molti aggressori di animali hanno goduto a Cuba. La Legge sul Benessere Animale esiste, ma quale utilità ha una legge se non viene applicata con il peso che le spetta? Non possiamo continuare a permettere che gli atti di tortura contro gli animali rimangano impuniti o siano puniti con pene simboliche, ridicole, che fomentano solo la ripetizione di questi crimini.", sottolinea la pubblicazione.

La organizzazione chiede "una pena GIUSTA e ESEMPLARE, non una burla per la giustizia", "che questa aggressora riceva la punizione prevista dalla legge" e che "la violenza contro gli animali sia trattata con la gravità che merita".

"Ogni atto di crudeltà che rimane impunito è un messaggio che la violenza è accettabile. NON LO È. Oggi è stato questo gatto, domani potrebbe essere un altro animale o addirittura una persona. La violenza non ha limiti se non viene fermata in tempo," segnala.

Domande frequenti sul maltrattamento degli animali e la situazione a Cuba

Cosa è successo nel caso della donna che ha ucciso un gatto a L'Avana?

Una donna all'Havana è stata denunciata per aver ucciso a colpi un gatto per preparare una zuppa per i suoi bambini. Questo atto di estrema crudeltà è stato catturato in un video e pubblicato sulla pagina Facebook "Protección Animal SOS - PASOS", il che ha generato una forte condanna da parte di attivisti e residenti. La donna, identificata come Ana Selena Martínez López, è stata vista colpire il gatto contro il marciapiede mentre l'animale si muoveva ancora.

Quale risposta hanno avuto gli attivisti a Cuba di fronte all'aumento dei maltrattamenti sugli animali?

I attivisti cubani hanno intensificato le loro denunce sui social media, richiedendo giustizia e pene più severe per i responsabili di atti di maltrattamento animale. L'uso dei social media è diventato uno strumento chiave per rendere visibili questi casi e fare pressione sul governo affinché venga rispettata la Legge sul Benessere Animale. Tuttavia, l'applicazione di questa legge continua a essere deficiente, perpetuando così l'impunità e il maltrattamento verso gli animali.

Come influisce la crisi economica a Cuba sul benessere degli animali?

La crisi economica a Cuba ha colpito gravemente il benessere degli animali, portando a un aumento dell'abbandono degli animali domestici e del maltrattamento. La scarsità di cibo e i prezzi elevati fanno sì che molte famiglie non riescano a nutrire adeguatamente i propri animali, il che ha portato a un incremento degli animali abbandonati. Inoltre, le risorse per le cure veterinarie sono limitate, complicando ulteriormente la situazione.

Quali azioni legali possono essere intraprese a Cuba contro il maltrattamento animale?

In Cuba esiste il Decreto-Ley No. 31 sul Benessere Animale, che stabilisce sanzioni per atti di crudeltà verso gli animali. Tuttavia, la sua applicazione è stata insufficiente e le pene imposte spesso sono simboliche, il che non dissuade dalla ripetizione di questi crimini. Gli attivisti continuano a premere affinché le leggi siano applicate con il rigore necessario e vengano stabilite sanzioni esemplari per gli aggressori.

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Redazione di CiberCuba

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