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La crisi energetica a Cuba continua ad approfondirsi, con blackout che colpiscono gran parte del Paese e che hanno generato un forte malcontento nella popolazione, specialmente nella zona centro-orientale.
Secondo l'ultimo rapporto della União Eléctrica (UNE), la massima afflizione registrata la sera precedente è stata di 1,511 MW alle 18:30, mentre per l'orario di punta di questo sabato si prevede una disponibilità di 1,765 MW e una domanda stimata di 3,200 MW, il che potrebbe generare un'afflizione di 1,505 MW.
Dalla mattina di giovedì, ampie regioni del paese sono rimaste senza elettricità, con segnalazioni di interruzioni prolungate che in alcuni casi hanno superato le 20 ore consecutive.
Nelle province orientali come Granma, Las Tunas e Holguín, le interruzioni di corrente sono state costanti, mentre a L'Avana e in alcune zone privilegiate dell'ovest, il servizio elettrico ha mantenuto una maggiore stabilità.
Con il paese immerso nella peggiore crisi energetica degli ultimi decenni, il regime cubano non ferma la sua agenda propagandistica e in questi giorni celebri a L'Avana la VI Conferenza Internazionale per l'Equilibrio del Mondo, con centinaia di invitati stranieri che -come l'ex ministra spagnola Irene Montero- difendono dai loro hotel e circuiti turistici un sistema che non garantisce servizi pubblici alla popolazione, né diritti e libertà per reclamarli.
Il malessere della popolazione si fa sentire
L'indignazione dei cubani si è riversata sulle reti sociali della UNE, dove numerosi utenti hanno espresso la loro frustrazione riguardo alla situazione.
“Continuiamo in questa tortura, quando arriva la luce a tarda notte bisogna approfittarne per cucinare e fare tutto ciò che richiede elettricità. È un esaurimento mentale e fisico quotidiano che non si può più sopportare.”
“Il presidente l’ha detto sin dal primo giorno: ‘Siamo continuità e puntiamo a di più’... più interruzioni di corrente, più inflazione, più miseria”.
“Ci siamo coricati senza luce e ci svegliamo senza luce. In alcune zone abbiamo avuto solo un'ora e mezza di corrente. Cuba avanza, ma solo per pochi.”
“Cartellone dei blackout: stagione 500 della serie ‘Il blackout eterno’”.
5. “Non si può riposare nemmeno all’alba. Mentre i dirigenti dormono bene, bevono caffè e fanno colazione presto, il popolo rimane al buio.”
“Noi orientali ci sentiamo orgogliosi di risparmiare affinché a L'Avana regnino i congressi, i festival e tutte le attività di lusso.”
7. “Ci sono municipi che sono stati per più di 18 ore senza elettricità. È criminale quello che ci stanno facendo. Sembra che alle autorità non importi nulla di noi.”
“Non c'è rispetto per il popolo cubano. Siamo stanchi di tanti sacrifici e maltrattamenti. Il popolo di Cuba merita una vita migliore.”
9. “Ci dicono che il disguido durerà tante ore, ma la realtà è che siamo senza elettricità quasi tutto il giorno. Non ci sono aspettative, solo realtà insopportabili.”
Una crisi senza soluzione in vista
Il panorama non mostra segni di miglioramento. Questo sabato, la UNE ha informato che diverse unità di generazione continuano a essere fuori servizio per guasti (Unità 3 di Renté e Unità 2 di Felton), o per manutenzioni prolungate (Unità 2 di Santa Cruz, Unità 3 e 4 di Cienfuegos, Unità 1 di Felton e Unità 5 di Renté).
Inoltre, la scarsità di carburante continua a influenzare l'operatività del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) con un deficit di 431 MW, il che indica che i blackout elettrici continueranno o potrebbero addirittura peggiorare nei prossimi giorni.
Nel frattempo, il regime cubano continua a non dare segni di una strategia efficace per risolvere la crisi. L'incertezza sul futuro del servizio elettrico continua a crescere, e con essa, la disperazione dei cubani che affrontano notti interminabili di caldo, oscurità e angoscia.
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