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Il governo cubano ha confermato la morte dei 13 dispersi a seguito della esplosione di un magazzino di materiale bellico nel villaggio di Melones del municipio di Rafael Freyre, Holguín.
Una nota informativa del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie (MINFAR) rivela che si è potuto determinare che la possibile causa che ha provocato l'evento è associata a un guasto elettrico, causato da un corto circuito all'interno della struttura.
Fino a questo mercoledì, giorni dopo l'incidente, le autorità sostengono che non sono ancora riuscite a raggiungere il luogo dove si trovano "i 13 compagni che hanno affrontato eroicamente il sinistro con l'obiettivo di evitarne la propagazione".
Si deve -si sostiene- alla complessità estrema che esiste nel terreno a causa delle esplosioni, degli effetti dei gas accumulati e dei gravi danni arrecati, così come al reale pericolo di crolli dovuto all'affezione strutturale dell'opera.
"Un tenore con i lavori svolti e le analisi degli esperti, la commissione ministeriale creata per ordine del Ministro delle FAR per condurre l'indagine pertinente, insieme agli organi di ricerca competenti, è giunta alla conclusione che il luogo dell'incidente è inaccessibile e di conseguenza non esiste alcuna possibilità di vita nel luogo", sottolinea la nota.
Concludiamo dicendo che i familiari sono stati informati dell'esito finale dell'evento, per cui si dichiarano ufficialmente deceduti i 13 compagni.
Dalla settimana scorsa il governo è rimasto in silenzio riguardo all'evento, suscitando indignazione tra i familiari, che hanno denunciato negligenza e mancanza di interesse nell'avviare le operazioni di soccorso, oltre a un'informazione assente sull'inchiesta.
L'ultima informazione è stata fornita da Joel Queipo Ruíz, primo segretario del Partito nella provincia, il quale ha rivelato che il rischio di ulteriori esplosioni impediva alle autorità di entrare nell'area dell'unità militare dove è scoppiato l'incendio per avviare la ricerca dei 13 dispersi.
Secondo quanto detto allora, si svolgevano azioni specializzate in una zona specifica, ma finché non fossero cessate le esplosioni, non sarebbero entrati nel luogo concreto in cui era avvenuto il fatto.
Le 13 vittime erano quattro ufficiali: due con il rango di Maggiore e due Sottufficiali, e nove soldati, alcuni dei quali stavano per concludere il servizio militare.
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