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Orlando Mora Cabrera, direttore del film “Matar a un Hombre”, ha annunciato sui social media che il film, dopo essere stato vietato nell’ultima edizione del Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano dell’Avana, è riuscito a sfuggire alla censura ed è stato proiettato in vari spazi alternativi a Cuba.
In un post pubblicato sabato su Facebook, il direttore ha espresso la sua gratitudine verso coloro che hanno reso possibili le presentazioni e ha sottolineato l'interesse del pubblico cubano per il film.
“‘Matar a un Hombre’ è stato presentato al pubblico cubano in due spazi alternativi questa settimana. Sono estremamente grato a tutte le persone e istituzioni che ci hanno offerto il loro supporto e la loro vicinanza”, ha scritto.
Il film è stato presentato dalla Fondazione Ludwig di Cuba in collaborazione con la Scuola Internazionale di Cinema e TV di San Antonio de los Baños, e secondo Mora, la partecipazione ha superato le aspettative: “Il pubblico ha superato la capienza disponibile e sono state necessarie tre proiezioni”, ha spiegato.
Inoltre, l'Ambasciata di Norvegia a Cuba ha ospitato il film nel suo spazio conosciuto come 'Cine Bajo las Estrellas', dove ancora una volta l'alta domanda ha evidenziato l'interesse del pubblico: “È stata superata anche dalla quantità di spettatori”, ha sottolineato il regista.
Nonostante la gioia di aver potuto condividere la sua opera con il pubblico cubano, Mora ha riflettuto sulle difficoltà che affrontano i cineasti sull'isola.
"Ringrazio che, nonostante tutto, il film sia potuto essere condiviso. Altri non hanno avuto la stessa fortuna," ha lamentato, facendo riferimento ai numerosi film cubani che sono stati censurati.
Il direttore ha anche espresso il suo impegno per un cinema che sfidi le realtà sociali e politiche del paese: “Nelle attuali circostanze, realizzare un cinema che metta in discussione le contraddizioni della nostra realtà sociale e politica, con esigenze etiche ed estetiche, è necessariamente un cinema di resistenza.”
Ha concluso il suo messaggio con un desiderio che va oltre la sua opera: “In questo momento il mio pensiero è rivolto a tutti i film cubani censurati. Il mio desiderio: che tutto il cinema cubano sia visto in Cuba.”
La proiezione di “Matar a un Hombre” in spazi alternativi rappresenta non solo una vittoria per il cinema indipendente cubano, ma anche un promemoria della sfida che affrontano i creatori per esprimere le proprie voci in un contesto restrittivo.
La persecuzione del regime cubano nei confronti del team creativo del film "Matar a un Hombre" è continuata anche dopo che il film è stato censurato nel principale evento cinematografico di Cuba.
Il suo direttore è stato arrestato il 21 dicembre da tre agenti del Ministero dell'Interno (MININT), che lo hanno condotto presumibilmente alla stazione di polizia di Zapata e C, a El Vedado.
L'Assemblea dei Cineasti Cubani (ACC) ha denunciato in un post su Facebook che l'artista risulta essere irreperibile. Dopo diversi tentativi di contatto, è stato confermato che non si trova in quella stazione, e al momento non si conosce il suo luogo di detenzione né i motivi del suo arresto, si legge nel comunicato.
Inoltre, il governo ha imposto un arresto domiciliare all'attrice e attivista Kiriam Gutiérrez affinché non potesse assistere alla premiere del suo film "Matar a un hombre".
In dichiarazioni a Cubanet, l'artista ha detto di aver ricevuto la chiamata di un agente della Sicurezza dello Stato che “con un tono minaccioso mi ha detto che dovevo allontanarmi dal film”.
Domande Frequenti sulla Censura nel Cinema Cubano e la Repressione Artistica
Come ha fatto il film "Matar a un Hombre" a eludere la censura a Cuba?
Il film "Matar a un Hombre" è stato proiettato in spazi alternativi come la Fondazione Ludwig di Cuba e l'Ambasciata di Norvegia, grazie al supporto di istituzioni e persone che hanno reso possibili queste proiezioni, nonostante la sua esclusione dal Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano di L'Avana.
Perché il film "Matar a un Hombre" è stato censurato al Festival del Cinema dell'Avana?
Il film è stato censurato per il suo contenuto critico nei confronti del regime cubano, affrontando l'omosessualità velata di un agente della Polizia Nazionale Rivoluzionaria e la violenza nella società, temi considerati tabù dal governo cubano.
Cosa è successo al regista di "Matar a un Hombre" dopo la censura del suo film?
Orlando Mora Cabrera, il direttore del film, è stato arrestato da agenti del Ministero dell'Interno e la sua posizione è attualmente sconosciuta. L'Assemblea dei Cineasti Cubani ha denunciato l'arresto come un'irregolarità, esprimendo solidarietà al cineasta e mettendo in evidenza la repressione che subiscono i creatori indipendenti a Cuba.
Qual è stata la risposta della comunità artistica di fronte alla repressione nel cinema cubano?
La comunità artistica, inclusa l'Assemblea dei Cineasti Cubani, ha denunciato la censura e la repressione nel cinema cubano. Artisti e cineasti hanno espresso la loro solidarietà a Orlando Mora Cabrera e hanno esortato a combattere le ingiustizie e promuovere la libertà artistica nell'isola.
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