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Il giovane cineasta cubano Orlando Mora Cabrera è stato arrestato sabato scorso alle 12:30 da tre agenti del Ministero dell'Interno (MININT) e condotto presumibilmente alla stazione di polizia di Zapata e C, a El Vedado.
L'Assemblea dei Cineasti Cubani (ACC) ha denunciato in un post su Facebook che l'artista si trova in luogo sconosciuto. Dopo vari tentativi di contatto, è stato confermato che non si trova in quella stazione, e al momento non si conosce il suo ubicazione né i motivi del suo arresto, si legge nella nota.
"Denunciamo questa irregolarità e esprimiamo la nostra solidarietà a Orlando Mora", ha dichiarato il gruppo di rappresentanti dell'ACC nel comunicato diffuso sui social media.
La detenzione di Mora Cabrera avviene poco dopo la sua denuncia pubblica riguardo a un presunto atto di censura istituzionale durante il 45° Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano dell'Avana, dove il suo cortometraggio Matar a un hombre è stato escluso dal programma ufficiale.
Il cineasta ha fatto notare che la sua opera è stata ritirata senza spiegazioni chiare, dopo una serie di cancellazioni giustificate da presunti "problemi elettrici".
Mora Cabrera ha descritto queste azioni come una risposta omofobica e una rappresaglia contro il contenuto critico del suo film, che affronta temi di violenza e dominazione, inclusa l'omosessualità celata di un agente della Polizia Nazionale Rivoluzionaria.
Il film è ispirato a un fatto reale. In appena 12 minuti riesce ad affrontare il tema dell'omosessualità celata di un agente della PNR, il che ha scandalizzato il regime.
Questo caso non è isolato. Durante lo stesso festival, l'attrice e attivista Kiriam Gutiérrez, co-protagonista di Matar a un hombre, è stata posta agli arresti domiciliari per prevenire la sua partecipazione alla proiezione del film alla Fondazione Ludwig di Cuba.
“La censura e la repressione contro artisti e cineasti indipendenti a Cuba rimangono una realtà. È tempo di abbandonare l'indifferenza e affrontare queste ingiustizie”, ha dichiarato l'attore e cineasta Walter Cordero, produttore della Compagnia Pura Vida.
Domande Frequenti sulla Censura e la Repressione nel Cinema Cubano
Perché è stato arrestato il cineasta Orlando Mora Cabrera all'Avana?
Orlando Mora Cabrera è stato arrestato dopo aver denunciato un atto di censura durante il 45° Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano dell'Avana. Il suo cortometraggio "Matar a un hombre" è stato escluso dal programma ufficiale, un fatto che lui ha attribuito a motivi omofobici e a ritorsioni per il contenuto critico del suo film nei confronti del regime cubano.
Quali temi affronta il cortometraggio "Matar a un hombre"?
Il cortometraggio "Matar a un hombre", diretto da Orlando Mora Cabrera, affronta il tema della violenza e della dominazione, includendo l'omosessualità nascosta di un agente della Polizia Nazionale Rivoluzionaria. Il film è stato censurato per il suo contenuto critico nei confronti del regime e per il suo focus su temi considerati tabù nella società cubana.
Come ha reagito la comunità artistica all'arresto di Orlando Mora Cabrera?
L'Assemblea dei Cineasti Cubani (ACC) ha denunciato la detenzione di Orlando Mora Cabrera come un'irregolarità, mostrando solidarietà nei confronti del cineasta. Artisti e cineasti hanno criticato la censura e la repressione che i creatori indipendenti devono affrontare a Cuba, esortando a combattere queste ingiustizie e promuovendo la libertà artistica.
Esistono precedenti di censura al Festival del Cinema di L'Avana?
Sì, il Festival del Cinema de L'Avana è stato teatro di vari atti di censura. Opere che trattano temi scomodi per il regime, come la crisi a Cuba o l'invasione dell'Ucraina, sono state escluse in edizioni precedenti. Questo modello di censura riflette la repressione del governo cubano nei confronti della libertà di espressione e della diversità tematica nell'arte.
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