L'Ambasciata degli Stati Uniti a L'Avana ha suscitato discussioni ringraziando per un commento a favore della fine dell'embargo a Cuba sulla sua pagina Facebook.
La polemica si è accesa nei commenti a una notizia riguardante l'incontro tra il nuovo capo della Missione Mike Hammer e l'ambasciatore della Repubblica Ceca a L'Avana, Petr Kaván, durante il quale hanno discusso di "valori condivisi e rafforzato i loro impegni comuni nella promozione e difesa dei diritti umani a Cuba".
Nella foto di entrambi, l'internauta Carlos Alberto Suárez Leyva, che su Facebook ha solo 13 amici e un profilo ristretto, ma che sulla rete sociale X (ex Twitter) condivide dal gennaio del 2024, soprattutto notizie relative a Kamala Harris, Biden, Michelle Obama e il partito democratico insieme ai suoi artisti satelliti, ha scritto nel post dell'Ambasciata: "Fratellanza tra i popoli è ciò di cui abbiamo bisogno, non odi, embarghi, blocchi né sanzioni. Cuba è aperta a tutti. Viviamo e condividiamo tutto il possibile per il bene comune".
L'Ambasciata degli Stati Uniti si è limitata a ringraziare per questa riflessione, ma la sua reazione è stata criticata da coloro che si chiedono se "lo sviluppo agroindustriale, la zootecnia e l'agricoltura (cubane) siano bloccati dagli Stati Uniti?".
"Perché invece di costruire così tanti hotel vuoti, non hanno investito in energie pulite e rinnovabili, dato che sole e terreno non mancano? Da quando sono nato, sento parlare di questo maledetto blocco. Cuba, che vita mi hai dato", ha commentato un utente di Facebook che dice di chiamarsi Ramón Rodríguez.
Ci sono stati molti altri commenti in questo senso, ma ci sono state anche critiche nei confronti della risposta dell'Ambasciata, che non è stata interpretata come una semplice risposta cortese, bensì come un ultimo tentativo della politica di mano tesa dell'Amministrazione Biden nei confronti del regime di La Habana.
Così lo vide Mar Leyva: "L'Ambasciata degli Stati Uniti a Cuba ringrazia per una riflessione comunista. Questo e i diritti umani non possono andare di pari passo. Mettetevi d'accordo", ha dichiarato l'utente.
L'Ambasciata degli Stati Uniti a Cuba ha annunciato la scorsa settimana l'arrivo di Mike Hammer come nuovo Capo Missione, in sostituzione del suo predecessore Benjamin G. Ziff. Il nuovo responsabile della sede diplomatica degli Stati Uniti a Cuba proviene dal Corno d'Africa, una regione instabile, soprattutto a causa degli insorti in Somalia, e caratterizzata da continui flussi migratori dall'Eritrea.
Tuttavia, nonostante il cambiamento del capo della Missione, l'Ambasciata degli Stati Uniti a La Habana rimane sotto il controllo del Governo Biden, lo stesso che nel 2024 ha esteso di un anno l'embargo su Cuba, rinnovato fino ad ora da tredici amministrazioni.
L'embargo è l'escusa più ricorrente del regime cubano per coprire la sua inefficacia, il blocco interno e strategie economiche fallite come la Tarea Ordenamiento, che il Partito Comunista ha iniziato ad applicare nel 2021 e che ha dovuto essere sospesa nel 2023, dopo un fallimento clamoroso che ha lasciato l'89% delle famiglie cubane immerso nella povertà estrema.
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