La difensora del regime cubano affronta un tassista turistico: "Il blocco esiste davvero."

Un'internauta difensore del regime cubano affronta un tassista che nega il blocco e espone il fatto sui social media, dimostrando un'ancora totale intolleranza verso la diversità d'opinioni.

Taxi (Imagen de referencia) © CiberCuba
Taxi (Immagine di riferimento)Foto © CiberCuba

Una internauta, conosciuta sui social media per la sua difesa cieca e ferrea del regime cubano, ha attaccato martedì un tassista che ha affermato che il blocco non esiste.

Jacqueline Rodríguez López, amministratrice del gruppo Facebook “Cuba Soberana”, ha condiviso all'interno della stessa comunità l'incidente, raccontando che “ho avuto una forte discussione con un tassista di turismo... molto faccia di bronzo dicendo che non c'è blocco”.

Captura Facebook / Cuba soberana / Jacqueline Rodríguez López

“Dio, dammi pazienza”, scrisse la ciberclaria, che inoltre “denunciò” il tassista condividendo un’immagine del veicolo con la targa visibile, in un atto privo di senso, poiché il conducente non fece altro che esprimere un’opinione e non commise alcun reato, se non offendere la sensibilità della fervente sostenitrice del regime.

Tuttavia, con questo atto, l'utente di internet non ha solo sottoposto il conducente al giudizio pubblico per il semplice fatto di esprimere un'opinione, ma lo ha anche esposto a possibili ritorsioni da parte di altri accaniti sostenitori del regime, senza nemmeno avere prove dell'"offesa".

L'autrice del post ha concluso il suo “discorso rivoluzionario” commentando nella pubblicazione: “Che lo sappiano i gusani dentro e fuori, questo è Patria o Morte, vinceremo. Continuate a spiare sui social, perché voi non fate NIENTE e chiunque voglia faccia”.

La pubblicazione ha suscitato polemiche sui social media. L'influencer Edmundo Dantés Junior ha commentato su Facebook: “I miei rispetti per l'autista, si è trovato davanti a nulla di meno che l'amministratrice di questo gruppo, che è una lucertola dura e folle”.

Captura Facebook / Edmundo Dantés Junior

Recentemente, il regime cubano ha accolto calorosamente un carico di 100 generatori elettrici donati dall'organizzazione statunitense People’s Forum NYC, destinati a mitigare la crisi energetica che affligge l'isola a seguito del passaggio degli uragani Rafael e Oscar, il che contraddice il discorso ufficiale del regime sul "blocco" degli Stati Uniti.

Da parte sua, Miguel Díaz-Canel ha festeggiato l'arrivo degli aiuti sui suoi social, dove ha scritto: “La solidarietà arriva anche dal popolo statunitense. People’s Forum NYC ha donato 100 generatori elettrici in 10 giorni”.

Il governante, intimo amico del co-direttore esecutivo dell’organizzazione The People’s Forum, l’attivista Manolo de los Santos, ha ammesso con le sue parole che il tanto decantato “blocco” è una figura retorica del discorso della dittatura, piuttosto che una “politica di soffocamento” del paese vicino.

Inoltre, solo pochi giorni fa, Cuba ha ricevuto una spedizione di 26.000 bottiglie di olio di cucina provenienti dagli Stati Uniti, nell'ambito di una campagna di aiuto umanitario organizzata da The People’s Forum, un'organizzazione di sinistra con sede a New York.

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