Cubano descrive i danni del secondo terremoto: “È finita qui”

Dopo i terremoti, sono stati segnalati danni a abitazioni e edifici pubblici in diverse province.


Un cubano, nel bel mezzo della disperazione, ha raccontato i gravi danni subiti nella sua località nella provincia di Granma dopo il secondo sisma registrato domenica scorsa nell'oriente dell'isola.

Attraverso un video condiviso su Facebook dal giornalista Anolvis Cuscó Tarradell, il residente ha descritto i danni causati dal sisma e ha commentato, colmo di incertezza: “Qui sta finendo, è finito”.

Durante la videochiamata diffusa da Tarradell, il granmense ha mostrato i danni causati dal sisma nella zona, evidenziando l'impatto del fenomeno sulle comunità colpite.

Vale la pena ricordare che oggi si sono verificati due movimenti tellurici nella regione orientale cubana. Il primo sisma, di magnitudo 6.0 sulla scala Richter, è stato registrato alle 10:50 del mattino alle coordinate 19.75 gradi di latitudine nord e 76.91 gradi di longitudine ovest.

Successivamente, alle 11:49, si è verificato un secondo terremoto di maggiore intensità, con una magnitudo di 6.7, localizzato a una profondità di 10 km, a 32 chilometri a sud-est di Pilón, nella provincia di Granma, alle coordinate 19.2 gradi di latitudine nord e -76.99 gradi di longitudine ovest.

Dopo le scosse sismiche, sono stati segnalati danni a abitazioni e edifici pubblici in altre province, tra cui Santiago di Cuba.

Lo stesso Tarradell ha mostrato su Facebook le crepe nei muri dell'Ospedale Infantile Nord, conosciuto come "La Ondy", causate dai sismis.

Nella località del Cobre, sono stati segnalati danni causati dai movimenti sismici, così come nella struttura della Logia No.2 dei Cavalieri Massonici di Santiago di Cuba, che presentava già danni precedentemente.

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