La settimana inizia con poche novità incoraggianti per i cubani riguardo alla fornitura di energia elettrica, una situazione che è diventata ricorrente negli ultimi mesi. Questo lunedì, l'Unione Nazionale Elettrica (UNE) ha annunciato un deficit di produzione superiore ai 1.000 megawatt (MW).
Domenica, il servizio elettrico ha cominciato a interrompersi alle 7:10 e è stato ripristinato alle 2:43 del lunedì mattina. Tuttavia, le interruzioni sono riprese poco dopo, alle 5:19, il che indica un’instabilità permanente nel sistema elettrico dell'isola.
Secondo una nota pubblicata dall'ente su Facebook, il maggiore impatto per deficit di generazione si è verificato alle 19:20, con un picco di 1.147 MW. Inoltre, sono stati segnalati 7 MW di effetti a Guantánamo a causa del passaggio dell'uragano Oscar, i cui danni sono ancora in fase di quantificazione nel paese.
La situazione è diventata più complessa in quell'orario a causa dell'“uscita imprevista” dell'unità 6 della Centrale Termoelettrica (CTE) Mariel, si segnala nel rapporto.
Tuttavia, per questo lunedì, la situazione rimane invariata. Alle 7:00, la disponibilità del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) era di 1.980 MW, mentre la domanda raggiungeva i 2.200 MW, il che lasciava 235 MW fuori servizio per deficit di capacità. Si stima che a mezzogiorno l’impatto del deficit potrebbe aumentare a 550 MW.
La UNE ha comunicato che diverse unità rimangono fuori servizio a causa di guasti. Tra queste vi è l'unità 3 della Centrale Termoelettrica (CTE) di Santa Cruz, così come l'unità 3 della CTE di Cienfuegos e l'unità 2 della CTE di Felton. Inoltre, sono in manutenzione l'unità 2 della CTE di Santa Cruz e l'unità 5 della CTE di Renté.
Le limitazioni nella generazione termica raggiungono i 538 MW. Inoltre, 64 centrali di generazione distribuite sono fuori servizio per mancanza di carburante, il che corrisponde a un totale di 456 MW inattivi. Tuttavia, si prevede che, durante l'ora di punta, si riuscirà a recuperare circa 80 MW di queste centrali colpite.
In questo contesto, si prevede una disponibilità di 2.060 MW rispetto a una domanda massima stimata di 3.050 MW, il che comporterebbe un deficit di 990 MW. Se queste condizioni dovessero persistere, la carenza durante l'ora di punta potrebbe raggiungere i 1.060 MW, complicando ulteriormente la fornitura di energia elettrica.
Questa previsione riflette la scadente e obsoleta qualità del servizio offerto dalla UNE, evidenziata in modo particolare dopo il recente collasso del SEN, che ha lasciato gran parte dell'isola al buio.
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