Quindici organizzazioni non governative denunciano il peggioramento della crisi umanitaria a Cuba dopo il collasso energetico.

"Questo scenario era stato segnalato da esperti e dalla società civile a causa dell'irresponsabilità e dell'inefficacia dello Stato", hanno sottolineato le organizzazioni.

Apagón masivo en Cuba © Facebook/Boris Gonzále Arenas
Apagón massivo a CubaFoto © Facebook/Boris Gonzále Arenas

Un gruppo di quindici organizzazioni non governative (ONG), sia cubane che internazionali, ha lanciato un allerta sulla crisi umanitaria a Cuba, che secondo quanto affermano, è stata aggravata in modo drammatico dopo il recente crollo del sistema energetico nell'isola.

In un comunicato diffuso sulle loro piattaforme, le organizzazioni descrivono uno scenario allarmante che influisce profondamente sulla vita quotidiana dei cubani e chiedono un intervento urgente per evitare che la situazione peggiori.

In un documento congiunto, le ONG sottolineano che la recente crisi energetica non è un fatto isolato, ma una “conseguenza diretta del deterioramento strutturale che affligge la nazione cubana a più livelli”.

L'impatto dei blackout prolungati e della mancanza di combustibili, segnalano, sta influenzando gravemente la qualità della vita della popolazione.

"La scarsità di elettricità sta aggravando i problemi già esistenti, come la mancanza di accesso a cibo, medicine e altri beni di prima necessità, lasciando la popolazione in una situazione di totale vulnerabilità", segnalano le organizzazioni.

Il comunicato mette in evidenza anche le conseguenze dirette sui servizi essenziali, come il settore sanitario.

“Ospedali e centri di salute stanno subendo interruzioni di corrente che, in molti casi, li lasciano inoperativi per ore o addirittura giorni. Questo mette in pericolo la vita di coloro che dipendono da cure mediche continue, specialmente in caso di emergenze o pazienti cronici,” affermano le ONG.

Aggiungono che “questa situazione ha aggravato le già precarie condizioni di vita dei cubani, che ora devono affrontare una maggiore insicurezza nell'accesso ai servizi di base”.

I firmatari della denuncia avvertono che il governo cubano non ha implementato misure adeguate né efficaci per mitigare l'impatto di questa crisi sulla popolazione.

Nel loro messaggio, le ONG denunciano che le risposte governative sono state "insufficienti e sono arrivate tardi", e criticano il fatto che non si stiano prendendo misure concrete per alleviare la sofferenza dei cittadini.

“La incapacità del regime di affrontare questa crisi in modo efficiente ha ulteriormente approfondito la disperazione della popolazione, che si sente abbandonata e senza risposte da parte delle autorità”, sottolineano.

Tra i problemi derivati dal collasso energetico, spiccano l'inflazione galoppante e la mancanza di accesso ai beni di prima necessità, che hanno portato la popolazione a uno stato di "desperazione senza precedenti".

La denuncia sottolinea anche che le restrizioni alla libertà di espressione e la mancanza di accesso a informazioni veritiere aggravano la crisi, poiché i cubani si trovano "privati del diritto di conoscere la vera entità della situazione" e non possono organizzarsi per trovare soluzioni collettive.

Le ONG firmatarie fanno un appello urgente alla comunità internazionale affinché presti attenzione alla grave situazione a Cuba.

“È fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti e agisca con urgenza per alleviare la sofferenza della popolazione cubana. I cittadini stanno affrontando una crisi umanitaria di proporzioni senza precedenti, e è necessario uno sforzo concertato per garantire l'accesso a cibo, medicine e altri beni essenziali”, esortano le organizzazioni.

Inoltre, richiedono che gli sforzi internazionali siano realizzati attraverso “meccanismi di cooperazione umanitaria che non siano interferiti da questioni politiche”.

Finalmente, le organizzazioni ribadiscono il loro appello alle autorità cubane affinché adottino misure immediate per affrontare la crisi.

"Esortiamo il governo cubano a garantire l'accesso alle risorse basilari di cui la popolazione ha bisogno per sopravvivere e a mettere da parte le politiche repressive che impediscono alla società civile cubana di organizzarsi e rispondere in modo efficace a questa catastrofe", conclude il comunicato.

I firmatari avvertono che, se non si prenderanno misure urgenti, la crisi a Cuba potrebbe "raggiungere livelli catastrofici, con conseguenze irreversibili per i settori più vulnerabili della società, come gli anziani, i malati cronici e i bambini".

Il richiamo delle ONG sottolinea l'urgenza di affrontare la crisi cubana, che considerano sia stata "aggravata dalla mancanza di risposte adeguate e dall'inazione del governo".

Organizzazioni firmatarie:

Cuba Decide.

Difensori dei Prigionieri Cubani.

Unione Patriottica di Cuba (UNPACU).

Osservatorio Cubano dei Diritti Umani (OCDH).

Centro di Informazione Legale Cubalex.

Istituto Patmos.

Fondazione per i Diritti Umani a Cuba (FDHC).

Movimento San Isidro (MSI).

Consiglio per la Transizione Democratica a Cuba (CTDC).

Red Femenina de Cuba.

Movimento Cristiano Liberazione.

Piattaforma Otro18.

Cuba in Plurale Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA).

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