Crisis energetica: "Più di 1.300 MW si erano spenti nel paese prima delle 18:00."

“La situazione elettrica è, con tutta certezza, l'argomento più delicato della nostra realtà”, dice un giornalista ufficialista cubano.

Apagón en Cuba (Imagen de referencia) © Facebook/La Tijera
Apagón a Cuba (Immagine di riferimento)Foto © Facebook/La Tijera

Questo lunedì non è un'eccezione nella realtà dei black-out che vivono i cubani quotidianamente, quando prima delle sei di pomeriggio erano stati spenti più di 1300 megawatt (MW), molto più della cifra prevista dalle autorità dell'Empresa Eléctrica.

Così ha riferito il giornalista ufficialista Lázaro Manuel Alonso, che ha citato come esempio le province di Matanzas, in cui “spengono circuiti protetti a causa dell’aumento del deficit di elettricità di questa sera-notte”, ha sottolineato.

Captura di Facebook/Lázaro Manuel Alonso

Allo stesso modo, il comunicatore ha aggiunto che “la situazione elettrica è, con tutta certezza, la questione più delicata della nostra realtà”.

Di prima mattina, l'Unione Elettrica (UNE) prevedeva per l'orario di punta il recupero di 100 MW nei motori della generazione distribuita che rimangono al di fuori del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) per mancanza di combustibile.

Inoltre, stimavano l'entrata di 10 motori nella patana di Melones con 160 MW, l'entrata della Patana di Regla con 45 MW e l'entrata dell'unità 6 di Mariel con 65 MW.

Con questa previsione, si prevedeva per l'ora di punta una disponibilità di 2260 MW e una domanda massima di 3300 MW, per un deficit di 1040 MW; pertanto, se le condizioni previste si fossero mantenute, si pronosticava un'impatto di 1110 MW in questo orario.

Captura di Facebook/Unión Eléctrica UNE

Tuttavia, la realtà ha nuovamente superato le previsioni dell'UNE, che giorno dopo giorno tradisce i suoi utenti nella fornitura di un servizio vitale per la vita.

La crisi energetica, che da diversi mesi grava sui cubani, genera centinaia di commenti tra gli interessati, in un contesto in cui ci sono molti fronti di battaglia per andare avanti nella vita quotidiana.

"Il petrolio è la base di tutto"; "Dovrebbero avere vergogna coloro che amministrano il paese"; "Non si affatichino oltre e spengano tutto. È preferibile che spengano tutto piuttosto che stare con questa disperazione"; "Insomma, la vita continua ad essere la stessa, dico, se si può chiamare vita"; "Stanno rovinando la salute mentale delle persone", sono alcune delle opinioni espresse nei propri rapporti che la UNE pubblica quotidianamente.

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