Il Gruppo Empresarial Correos de Cuba (GECC) ha incolpato i piccoli negozi privati, con i quali l'ente ha un contratto, per i ritardi che potrebbero esistere nella consegna delle spedizioni internazionali.
"La Empresa di Messaggeria e Cambio Internazionale (EMCI) informa e chiarisce ai suoi clienti che se tracciando il codice di una spedizione sul sito web o sull'APK di Correos de Cuba www.correos.cu, nell'ultimo evento appare la frase "FATTURATO A MIPYME", per ottenere informazioni al riguardo è necessario contattare direttamente i numeri delle Mipymes che forniscono il servizio di consegna contratto dalle Agenzie di Pacchetti (Courier) di origine, che sono responsabili della distribuzione delle spedizioni ai destinatari a Cuba", hanno scritto in un post condiviso sul loro profilo Facebook.
Con questa comunicazione, la GECC si "lava le mani" riguardo ai ritardi nelle spedizioni internazionali, un servizio che ha ricevuto sostanziali critiche da molti anni.
Nella sezione della pubblicazione diversi utenti hanno espresso il loro parere sull'argomento, alcuni raccontando anche la loro esperienza.
“Devono risolvere il problema dei ritardi. Ci vogliono troppo tempo per i pacchi. A cosa serve tracciarli tanto se non si muovono tra classificato e fatturato? E quando li ritiri, sono rotti,” ha denunciato un'utente.
Specificamente riguardo alle informazioni fornite nella pubblicazione di GECC, un internauta ha chiesto: “Allora se la spedizione è fatturata a Mypime, loro si occupano della consegna, addebitando a parte e carissimo immagino. E se non voglio e preferisco ritirarlo in Posta come ho sempre fatto?”.
A ciò hanno risposto dalla conta istituzionale che “la consegna dei pacchetti da parte delle Mipymes ai destinatari a Cuba è una decisione contrattuale dell'operatore del paese di origine, non di Correos de Cuba”.
Da parte sua, una cubana ha raccontato la sua esperienza con un invio internazionale che non ha avuto la migliore delle sorti.
"Ad ottobre del (20)23 mi hanno inviato la lettera di invito certificata dalla Spagna e l'ho ricevuta a settembre del (20)24; essendo una sorpresa, non ho potuto fare nulla, solo aspettare con la sua rispettiva scadenza e senza diritti a nessun tipo di reclamo," ha raccontato.
Lo scorso mese di agosto, Correos de Cuba ha confermato sui suoi social media che la mancanza di carburante sta causando notevoli ritardi nella consegna dei pacchi in tutto il paese, provocando inadempienze e affollamenti di pacchetti, che alla fine non arrivano puntualmente nelle mani di chi ne ha bisogno con urgenza.
Che ne pensi?
COMMENTAREArchiviato in: