Il Senato del Cile ha approvato all'unanimità una risoluzione che richiede al presidente Gabriel Boric di presentare un mandato di arresto contro il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, dinanzi alla Corte Penale Internazionale (CPI).
L'iniziativa, sostenuta da senatori di partiti conservatori, si basa sulla denuncia di crimini di lesa umanità attribuiti a Maduro, che, secondo il documento, rappresentano una minaccia per la pace e la sicurezza globale.
Il testo approvato dal Senato cileno sottolinea la gravità delle persecuzioni e delle violazioni dei diritti umani in Venezuela, che hanno colpito migliaia di persone, tra cui bambini e bambine, specialmente dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio, ha riferito El Nacional.
I senatori hanno evidenziato che non si può ignorare la sofferenza delle vittime e hanno sottolineato l'obbligo del Cile, in quanto stato parte dello Statuto di Roma, di perseguire i crimini di lesa umanità.
La risoluzione è stata presentata dai senatori Felipe Kast, di Evoluzione Politica (Evópoli), e Francisco Chahuán, del partito Renovazione Nazionale, contando con il sostegno di legislatori di diverse forze politiche, inclusi il Partito Social Cristiano, la Federazione Regionalista Verde Sociale e il Partito Democratico Cristiano.
L'approvazione unanime dell'iniziativa riflette un ampio consenso nel Senato cileno sulla necessità di agire di fronte alle gravi denunce che gravano sul regime di Maduro.
Il progetto del Senato cileno si allinea con le dichiarazioni espresse dal presidente del Cile, il socialista Boric, che all'inizio di agosto ha affermato che il suo governo non riconosce Nicolás Maduro come vincitore delle elezioni presidenziali del Venezuela tenutesi il 28 luglio 2024.
In tal senso, Boric ha espresso il suo categorico rifiuto di accettare i risultati, sostenendo sospetti di frode elettorale e violazioni dei diritti umani in Venezuela. "Non ho dubbio che il regime di Maduro abbia cercato di commettere frode elettorale. Se non fosse così, avrebbero mostrato i famosi verbali", ha dichiarato.
"Inoltre, stanno commettendo gravi violazioni dei diritti umani, reprimendo le persone che si manifestano e avviando persecuzioni penali che sono ridicole e non sarebbero accettabili in Cile né in nessun altro paese democratico, contro i leader dell'opposizione," ha aggiunto il presidente cileno.
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