Il Tribunale Supremo del Venezuela convalida il frauda elettorale di Nicolás Maduro.

La leader oppositrice Machado aveva chiesto al TSJ di “fare il proprio dovere”, sfidandoli a mettersi dalla parte giusta in questo inganno.

Caryslia Rodríguez © Captura de Video
Caryslia RodríguezFoto © Captura de Video

Il Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ) del Venezuela, un corpo di magistrati controllato dal chavismo, ha confermato questo giovedì i risultati del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) sulle elezioni del 28 luglio, che hanno proclamato vincitore Nicolás Maduro in una competizione segnata da irregolarità e qualificata come frode da gran parte della comunità venezuelana e internazionale.

"Questa sala dichiara, in base alla perizia effettuata e con fondamento nel rapporto redatto dagli esperti nazionali e internazionali, in modo inoppugnabile, la validità del materiale elettorale periziato e convalida i risultati delle elezioni presidenziali", ha detto la presidente del Tribunale, Caryslia Rodríguez.

Questa riaffermazione del risultato ignora le denunce presentate dal comando dell'opposizione, guidato da María Corina Machado e dall'ex candidato Edmundo González, oltre alle manifestazioni contro la frode che hanno scosso diverse città del Venezuela e del mondo.

Qualche giorno fa, l'ex candidato presidenziale e ex vicepresidente del Consiglio Nazionale Elettorale del Venezuela, Enrique Márquez, ha chiesto la ricusazione di Caryslia Beatríz Rodríguez, sottolineando che ha legami politici con il presidente Nicolás Maduro e con il Partito Socialista Unito del Venezuela, ha riferito CNN.

"La signora presidente della Sala Elettorale non ha nascosto né nel passato né nel presente quali siano i suoi legami politici e molto male può un giudice, molto male può una giudice, amministrare giustizia se non è imparziale", ha sottolineato Márquez.

In precedenza, il Governo degli Stati Uniti ha avvertito delle conseguenze per coloro che facilitano il “frode elettorale e la repressione”, sottolineando che “chiederà responsabilità”, a più di tre settimane dalle elezioni presidenziali in Venezuela, e che i verbali che attestano i risultati non sono ancora stati pubblicati.

La leader oppositore Machado aveva chiesto al TSJ di “fare le palle”, sfidandoli a mettersi dalla parte giusta in questo fraud.

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