La crisi dei trasporti statali a Cuba si arricchisce di capitoli con la disperazione, l'abbandono e la sofferenza che vivono i passeggeri nella Terminale di Lista d'Attesa "La Villanueva" a L'Avana, dove abbondano le cimici e scarseggiano gli autobus e il carburante.
Il giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada ha denunciato sul suo profilo Facebook la situazione allarmante. Ha condiviso la testimonianza di una giovane che da più di cinque giorni cerca di tornare a casa a Santiago de Cuba e assicura che la terminal è diventata un inferno per i viaggiatori.
Gli utenti di questo terminal, specialmente quelli che cercano di viaggiare verso Santiago di Cuba e Guantánamo, si trovano di fronte all'assenza di trasporto regolare.
Le poche guaguas extra che vengono attivate sembrano ignorare queste province, "come se non appartenessero alla mappa di Cuba". Inoltre, le condizioni igieniche della terminal sono deplorevoli, con sedili infestati, "pieni di cimici" che rendono l'attesa ancora più insopportabile.
Questa situazione riflette la negligenza delle autorità del Ministero dei Trasporti e dei governi provinciali, che sembrano incapaci di offrire una soluzione alla crisi della mobilità nell'isola.
I cittadini richiedono una risposta immediata ed efficace per porre fine a questo calvario, ma le autorità fanno orecchie da mercante di fronte alla crisi.
Le persone in diverse province trascorrono più di sei giorni iscritte nelle liste d'attesa per poter viaggiare nella capitale per risolvere questioni personali e lo stesso accade poi per tornare nei loro territori di residenza.
A maggio, i viaggiatori di Santiago di Cuba hanno confermato a Mayeta che pagano fino a 1.500 pesos per iscriversi a una lista d'attesa clandestina che esiste nella stazione ferroviaria per poter viaggiare.
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