In mezzo a una grave crisi energetica che si traduce in interminabili blackout, il regime cubano ha avviato l'esplorazione di diversi giacimenti di gas per la generazione di energia elettrica.
Un reportage della televisione nazionale ha dettagliato che le squadre specializzate dell'Azienda di Perforazione ed Estrazione del Petrolio dell'Occidente hanno concluso la costruzione di una piattaforma dove sarà collocata una macchina perforatrice per individuare volumi di gas destinati alla produzione di elettricità.
Secondo le informazioni, gli studi confermano l'esistenza della struttura del gas e forniscono calcoli approssimativi della riserva.
Gli esperti hanno confermato che ci sono tre pozzi a Puerto Escondido e a ovest ci sono altri due pozzi con gas, nel cosiddetto sviluppo gas-petrolifero della fascia settentrionale dell'Occidente di Cuba.
Il regime assicura che l'investimento porterà sovranità energetica, attraverso una maggiore utilizzazione delle risorse nazionali.
Premuto dall'inizio dell'estate e dal malcontento popolare generato dagli blackout, il governo cerca di raccogliere la maggior quantità di petrolio per far fronte alla domanda delle prossime settimane, coincidenti con le vacanze scolastiche.
Martedì è stato rivelato che la compagnia petrolifera di stato venezuelana (PDVSA) ha iniziato a utilizzare petroliere "invisibili" - che navigano al di fuori del radar - per rifornire Cuba, a causa della riduzione della flotta delle navi di stato che storicamente hanno coperto questa rotta.
Questa informazione è stata confermata da documenti e servizi di monitoraggio delle navi ai quali ha avuto accesso l'agenzia Reuters, la quale ha ricordato che per più di un decennio, Cuba e Venezuela hanno utilizzato esclusivamente le proprie navi per il trasporto di petrolio tra i due paesi.
Sono arrivate alla isola anche imbarcazioni provenienti dal Messico.
Gli spegnimenti, che in passato erano occasionali a Cuba, sono diventati routine a causa dei limiti nell'approvvigionamento importato e dei problemi logistici che complicano la distribuzione di carburante alle vetuste centrali elettriche del paese.
Questo si traduce in malcontento popolare e repressione da parte del regime. I funzionari dell'energia cubani hanno indicato che i lavoratori stanno ottimizzando e facendo manutenzione alle centrali elettriche prima del picco di domanda dell'estate, al fine di ridurre il malcontento.
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