Sette balseros cubani sono stati rimpatriati martedì dopo essere stati intercettati dagli equipaggi della Guardia Costiera degli Stati Uniti in due operazioni al largo delle Florida Keys.
Una delle imbarcazioni stava affondando quando è stata individuata dalla guardia costiera statunitense, secondo un breve comunicato pubblicato dalla USCG sul social network X.
La tripolazione del pattugliatore USCG Paul Clark ha rimpatriato 7 migranti a Cuba, martedì, dopo due intercettazioni separate di migrazione marittima illegale al largo delle Florida Keys. Un'imbarcazione di migranti stava affondando quando le squadre sono arrivate sul posto", ha dichiarato l'agenzia.
Di fronte all'inarrestabile ondata di immigrati provenienti da Cuba che cercano di raggiungere il suolo americano, le agenzie di confine del paese settentrionale continuano a agire per controllare e ridurre l'immigrazione irregolare via mare, oltre a cercare di preservare la vita delle persone che intraprendono la pericolosa traversata dello Stretto della Florida, per lo più su imbarcazioni precarie.
Il governo degli Stati Uniti ha insistito sul fatto che tutte le persone che provino o arrivino illegalmente via mare non potranno rimanere nel paese, saranno processate in conformità con le leggi e le politiche americane e rimpatriate nel loro paese d'origine o di partenza.
In linea con ciò, nel corso del 2024, gli Stati Uniti hanno deportato via aerea un numero non specificato di balseros che hanno toccato terra nel sud della Florida, su un totale di 714 immigrati cubani rispediti all'isola in 15 voli.
Lo scorso maggio, 18.988 cubani sono entrati negli Stati Uniti attraverso i loro confini, secondo i dati mensili pubblicati dall'Ufficio delle dogane e della protezione di frontiera (CBP). Di questi, 7.491 sono arrivati via mare.
La disperazione per le carenze e la mancanza di opportunità a Cuba, a causa della crisi sistemica che sta attraversando il paese e che sta colpendo la sua popolazione, ha portato molti cubani, soprattutto giovani, ad abbandonare l'isola negli ultimi anni.
Nonostante i rischi, uno dei mezzi utilizzati dai cubani rimane il viaggio marittimo, durante il quale migliaia di persone hanno perso la vita durante più di sei decenni di regime socialista a Cuba.
Recentemente, ha ripreso risonanza mediatica uno dei disastrosi naufragi avvenuti nelle acque dello Stretto della Florida: quello del 16 novembre 2022, quando almeno 16 persone, tra cui diversi bambini, sono annegate dopo il rovesciamento della barca su cui viaggiavano, a 30 miglia al largo delle coste cubane.
La settimana scorsa, le autorità degli Stati Uniti hanno arrestato e accusato di traffico di persone una cubana residente in Florida, coinvolta nell'operazione di contrabbando che ha portato alla morte di quei migranti nel 2022. Yaquelin Domínguez Nieves, 25 anni, è in attesa di processo e, se dichiarata colpevole, potrebbe affrontare una condanna all'ergastolo e persino la pena di morte.
Cosa ne pensi?
COMMENTAREArchiviato in: