Le lunghe file di persone davanti ai bancomat, dovute alla scarsità di contante, continuano a martoriare la vita della popolazione nella provincia di Las Tunas.
“La situazione nei punti di prelievo di questa provincia e di tutta l'isola continua a essere molto grave. Ci sono lunghe code e neppure i commerci e le attività private possono incassare a causa della mancanza di denaro", ha denunciato l'Osservatorio Cubano per i Diritti Umani.
Nel video si può vedere una grande affollamento di tuneros che cercano di prelevare contante; tra di loro ci sono anziani e si notano almeno due persone con le stampelle.
“Adesso danno 5.000, prima ne davano solo 2.000 pesos”, ha spiegato una donna.
Un dirigente del Grupo Empresarial di Commercio (GEC) ha riconosciuto che nella città capoluogo di Las Tunas si registra un maggiore accesso della popolazione al servizio di cassa extra nelle entità statali, "a causa del deficit nei bancomat", secondo quanto riportato dall'Agenzia Cubana di Notizie.
La difficoltà di accesso del popolo al denaro contante è un problema che continua a colpire le persone in tutte le città e rappresenta una questione irrisolta dal regime.
“Ciò che non va e rende la popolazione isterica è che, almeno a Sancti Spíritus, i bancomat non soddisfano la domanda della popolazione, provocando lunghe code, e quando finisce il denaro le manifestazioni sono brutali”, ha commentato una persona di nome Luis Gustavo in un post sul sito ufficiale Cubadebate.
L'articolo "Banco Central presenta nuovo sistema di notifiche per la gestione bancaria dei clienti" ha informato riguardo a un nuovo sistema di allerta bancaria sviluppato dal Banco Central de Cuba.
Tuttavia, come avverte Luis Gustavo, il problema della scarsità di banconote rimane latente e senza soluzione: “Se vai a prelevare denaro presso la Banca Popolare di Risparmio, sei limitato a 2.000 pesos, il che non è nemmeno sufficiente per iniziare a soddisfare le necessità. Qual è la soluzione?”.
In un post del portale Directorio Cubano, una persona identificata come Luispe ha confermato che sull'Isola della Gioventù si ripete la stessa scena.
"È stata una vera sfida. Sono pensionato e ho passato 5 giorni in fila per ritirare una parte della mia pensione, visto che la banca permette di prelevare solo 2.000 pesos alla volta e nei bancomat è praticamente impossibile. Alla fine, sono dovuto andare al bancomat a mezzanotte e il giorno dopo, ho prelevato il denaro solo dopo le 10 del mattino. Non ci sono soldi e già alle 11 il bancomat del Banco BPA di fronte al policlínico è esaurito", ha raccontato.
Con grande indignazione, ritenne che si trattasse di una mancanza di rispetto e che il regime volesse imporre la bancarizzazione “a spese dei disagi” delle persone, “e poi si riempiono la bocca dicendo di lavorare per il ‘popolo’”.
A Santiago di Cuba, il periodico ufficialistaSierra MaestraConstatò a marzo che nella pratica esistono vari problemi associati alla bancarizzazione.
La misura governativa non viene rispettata in molte enti statali della città capoluogo, danneggiando così i cittadini che non riescono ad accedere al denaro contante.
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