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Rosita Fornés è un'attrice di cinema, televisione, cantante e vedette cubana.
Rosalía Lourdes Elisa Palet Bonavia, la nostra Rosita Fornés, è nata a New York l'11 febbraio 1923 ed è morta a Miami il 10 giugno 2020 all'età di 97 anni. Fue sepolta per espressa decisione dell'attrice nel Cimitero Colón all'Avana, Cuba, dopo che le sue spoglie sono arrivate sull'isola e il corteo funebre ha percorso le strade habaneras dove migliaia di cubani le hanno reso un ultimo addio.
Era figlia di due emigrati spagnoli stabilitisi a Cuba, che nel 1922 risiedevano a New York. Rosita, che tornò all'Avana nel 1925, proveniva da una famiglia con una lunga esperienza in diverse branche del mondo dell'arte, per cui la sua inclinazione per la musica e la recitazione si manifestò precocemente. Nel 1933 la sua famiglia emigrò a Valencia, in Spagna, terra del suo patrigno, che le conferì il cognome Fornés. Lì iniziò a interessarsi agli stili musicali del momento e, dopo essere tornata all'Avana nel 1936, in seguito allo scoppio della Guerra Civile spagnola, si presentò, a soli 15 anni, al programma di talenti che la radio cubana CMQ-Radio trasmetteva in quel periodo, La Corte Suprema del Arte. Per il suo debutto interpretò la milonga La hija de Juan Simón, accompagnata dal musicista andaluso Manolo Tirado alla chitarra. Rosita vinse il concorso e da allora adottò il nome d'arte che l'avrebbe accompagnata nella sua inarrestabile carriera, in cui avrebbe condiviso il palcoscenico con grandi personalità della musica, del cinema e del teatro.
Sotto la guida del grande direttore Germán Pinelli continuò a partecipare a tour e programmi radiofonici, e la sua prima apparizione al Teatro Nazionale fu come parte del coro e come ballerina nella contradanza in un allestimento dell'operetta cubana Cecilia Valdés, del compositore Gonzalo Roig.
Nel 1939 debuttò nel cinema cantando la canzone cubana "Intrusa", composta da Ramiro Bonachea per il film Una aventura Peligrosa.
Debutterebbe anche in quell’anno per la prima volta nel genere cabaret presso il Teatro Nazionale e nel 1940 oserebbe avventurarsi nel genere lirico attraverso la radio, dove sarebbe scoperta dal tenore comico spagnolo Antonio Palacios.
Nel 1941, a 18 anni, calpestò il Teatro Principale della Commedia con l'operetta Il stupore di Damasco, nel ruolo di Zobeida, e lì conobbe il maestro Ernesto Lecuona, che la invitò a partecipare alla sua compagnia lirica, con la quale ottenne grandi successi in diverse rappresentazioni, tra cui le antologiche Siboney e Sempre nel mio cuore.
Negli anni successivi continuò a essere coinvolta nella stagione di rappresentazione di operette che la portò sui palcoscenici cubani più famosi dell'epoca, come il Teatro Nazionale, il Teatro Martí, il Campoamor e il Teatro Principale della Commedia, legandosi ai più rinomati direttori musicali e alle migliori compagnie. Lecuona e Rodrigo Prats, tra gli altri, poterono contare sulla sua presenza nei teatri cubani. Ma Rosita non dimenticò mai la radio, che continuava a supportare il suo lavoro teatrale, e proseguì inoltre la sua carriera cinematografica partecipando al suo secondo film, Romance Musical (1941).
Nel 1945, a 22 anni, aveva già svolto buona parte della sua carriera trionfale nell'isola e decise di viaggiare in Messico e Stati Uniti, dove recitò in vari film e riviste musicali.
Nel 1947 si sposò con l'attore e imprenditore messicano Manuel Medel, padre della sua unica figlia, Rosa María, nata il 10 marzo 1949.
Negli anni '50 fondò con suo marito la Compagnia di Teatro Lirico Medel-Fornés, ma nel febbraio del 1952, in mezzo a dissapori matrimoniali, tornò definitivamente a Cuba insieme a sua figlia, dove iniziò una nuova fase nella televisione cubana segnata dal trionfo della rivoluzione.
Fu una delle fondatrici del gruppo Teatro Lírico Nacional e si adattò ai nuovi requisiti della televisione socialista, partecipando ai tour nel campo socialista. Con la produzione musicale “Variedades de La Habana”, visitò l'Unione Sovietica, l'Ungheria, la Bulgaria e la Romania. Partecipò al Festival Internazionale della Canzone di Varadero nel 1967, 1970 e 1981; prese parte al Festival di Sopot (in Polonia) e rappresentò Cuba nel tour musicale “Melodías de los Países Amigos”, che attraversò i paesi europei per tre mesi. Nello stesso anno, partecipò come promotrice del disco cubano al Festival Orfeo di Oro (Bulgaria).
Nella retina dei cubani rimarranno pellicole emblematiche come:
Se permuta. Indirizzo: Juan Carlos Tabío, 1984
1986: Plácido. Regia: Sergio Giral (Cuba).
1987: Oggi come ieri Direzione: Constante Rapi Diego (Cuba-Messico).
1987: Il barbaro del ritmo. Regia: Sergio Véjar (Cuba-Messico).
1989: Papeles secundarios. Regia: Orlando Rojas (Cuba).
1994: Quiéreme y verás. Regia: Daniel Díaz Torres (Cuba).
2001: Le notti di Costantinopoli. Regia: Orlando Rojas (Cuba).
2001: Al atardecer. Regia: Tomás Piard (Cuba).
2002: Los Zafiros, musica dal confine del tempo (documentario), come lei stessa (Cuba-Stati Uniti).
Nel 2001 le fu assegnato il Premio Nazionale di Teatro (L'Avana), insieme a María de los Ángeles Santana. Inoltre, ricevette il Premio Nazionale di Televisione (2003) e il Premio Nazionale di Musica (2005).
Nel febbraio del 2011, don Juan Carlos I, Re di Spagna, gli concesse l'Ordine del Merito Civile.
Il 2 aprile 2019 è stato reso omaggio nella sala García Lorca del Gran Teatro de La Habana per i suoi 80 anni di carriera artistica, e per celebrare i suoi 96 anni di vita, dopo questo evento la vedette ha deciso di trasferirsi a vivere a Miami, citando motivi di salute.