Bebeshito conclude la sua prima tournée negli Stati Uniti con un concerto di successo a Orlando



Il termine del tour si è svolto con un'affluenza di pubblico massiccia al Kia Center di Orlando.

Oniel Bebeshito al suo concerto a Orlando questo sabatoFoto © Instagram/Il Kia Center

Il cantante cubano Oniel Bebeshito ha chiuso sabato 20 dicembre la sua prima tournée negli Stati Uniti, “22 Caminos”, con un concerto affollato al Kia Center di Orlando, una delle piazze più attive della musica urbana cubana in esilio.

L'evento non ha solo segnato la conclusione di un tour fondamentale per la sua carriera, ma si è anche consolidato come una serata indimenticabile per i suoi fan, che hanno riempito il locale e fatto diventare la data un trend sui social network.

Video e pubblicazioni sui social media mostravano il movimento dei fan attorno al Kia Center, dove l'atmosfera festosa preannunciava un gran finale.

Dentro, il reguetonero si sentiva orgoglioso di ciò che aveva raggiunto in così poco tempo.

Bebeshito è riuscito a creare una comunità fedele tra il pubblico cubano-americano, e Orlando è stata, questo sabato, una piazza strategica per la consolidazione del cosiddetto "reparto fuori dall'isola".

Nella platea si sono viste figure del mondo digitale come l'influencer cubana Amanda Camaraza e suo marito Manny Odicio, responsabile dello stile del cantante per questa occasione così speciale.

La serata ha visto anche la presenza sul palco di artisti ospiti come Tekashi 6ix9ine e il duo Charly & Johayron, che hanno portato ancora più energia a uno spettacolo che sin dalla sua concezione mirava a essere memorabile.

Durante il concerto a Orlando, Bebeshito ha interpretato non solo i suoi nuovi brani, ma anche dei classici che lo hanno reso una figura centrale del cast.

“Biónica” e “Habla Toro” sono state cantate con entusiasmo, mentre la chiusura con “Tacto que llegó el reparto” è stata vissuta come un autentico rituale collettivo, riaffermando il suo status di inno del genere.

La messa in scena è stata energica e coerente, curata dal punto di vista visivo e emotivamente connessa con il suo pubblico. L'artista ha saputo gestire i ritmi, alternando momenti di alta intensità con altri più intimi, raggiungendo un equilibrio tra celebrazione e gratitudine.

Un EP sorpresa e una strategia ben pensata

La grande sorpresa, però, è arrivata un giorno prima del concerto, quando Bebeshito ha lanciato inaspettatamente l'EP Satisfecho, una produzione di quattro brani con una chiara vocazione scenica.

“Una locura mi amor”, “Primera cita”, “Hoy se bebe” e “El esqueleto” compongono un repertorio che mescola romanticismo e festa, con riferimenti al quartetto tradizionale, ma anche a generi come la bachata, il tutto senza perdere il marchio sonoro dell'artista.

La reazione dei suoi fan è stata immediata. Sui social hanno cominciato a circolare commenti come "bisogna impararli in fretta".

Ogni canzone dell'EP è arrivata con il proprio videoclip, tutti collegati tra loro, costruendo una narrativa continua in cui la moglie del cantante, Rachel Arderi, ha assunto il ruolo principale.

Amore, seduzione e conflitto di coppia si intrecciano in questa miniserie audiovisiva che ha rafforzato la coesione del progetto. Il lancio è stato percepito come una mossa strategica.

“Bebeshito non ha aspettato il palco per scaldare i motori”, hanno commentato i media specializzati, sottolineando l'astuzia dell'artista nel costruire un momento narrativo ed emotivo proprio prima di uno dei concerti più importanti della sua carriera.

Con la tournée "22 Caminos", Bebeshito ha fatto un passo deciso verso la professionalizzazione della sua carriera internazionale.

La sua connessione con la diaspora cubana e la consolidazione di un'estetica propria - dove la musica, il visivo e l'emotivo dialogano costantemente - lo posizionano come una delle figure emergenti più solide del panorama.

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