Carnota è apparso giovedì 18 dicembre nelle sue storie per raccontare, in prima persona e senza fronzoli, com'è andato il suo incontro con ICE. Ha detto di essere arrivato molto nervoso, ma ha voluto iniziare con la cosa più importante: ringraziare le sue avvocate per essere state con lui e accompagnarlo in tutto il processo.
Secondo quanto spiegato, è stata una mattina eterna. È arrivato alle 5:00 e non è uscito fino alle 10:00. “Evidentemente non mi è successo nulla perché sto raccontando questa storia,” ha detto con sollievo. Alla fine, ha raccontato che tutto è andato bene nel suo caso e che addirittura gli hanno dato un nuovo appuntamento per l'anno prossimo.
Entre una cosa e l'altra, ha anche lasciato raccomandazioni molto pratiche per chi deve affrontare la stessa situazione: andare senza indumenti (né orologi né anelli), vestirsi nel modo più decoroso possibile e non portare cappello né occhiali. Ha detto che lì chiedono cose come l'indirizzo e il numero di telefono, e ha sottolineato qualcosa che ha ripetuto più volte: se puoi, vai con un avvocato, perché "ti rappresenta" e ti dà maggiore sicurezza.
Ma il video non si è limitato solo al tema migratorio. Carnota ha confessato che dicembre è un mese pesante per lui, un mese che lo rattrista per la famiglia che non c'è più, e che in questo momento si trovano ad affrontare troppe cose insieme. Ha raccontato che ieri è venuto a mancare il suo nonnino, ed era triste per questo, e che oggi aveva anche l'appuntamento con l'ICE... "mi si sono accumulate tante cose", ha detto.
Al termine, ha ringraziato coloro che gli hanno porgendo le condoglianze e anche Dio, poiché ha assicurato che in questi giorni ha chiesto "molto". E ha concluso con un messaggio che riassume tutto, mentre stava uscendo e respirando: “Grazie Dio per ascoltarmi sempre, grazie per essere buono con me”.
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