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In una dichiarazione ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Russia, diffusa il 18 dicembre, Mosca ha espresso la sua “particolare preoccupazione” per il carattere unilaterale delle decisioni che —ha affermato— costituiscono una minaccia per la navigazione internazionale.
La cancelleria russa ha esortato Washington a non cadere in quella che ha definito "ottusità ideologica", sostenendo che tale atteggiamento limita la comprensione di ciò che accade intorno al Venezuela.
In questo contesto, Mosca ha citato il liberatore Simón Bolívar per sottolineare il principio di sovranità: “Ogni popolo ha il diritto di scegliere i propri governanti, e le altre nazioni devono rispettare questa scelta”, ha sottolineato.
Rusia ha affermato che puntano sulla normalizzazione del dialogo tra Stati Uniti e Venezuela e ha sostenuto che è necessario compiere passi verso la distensione e la ricerca di soluzioni “costruttive”, nel rispetto delle norme del Diritto Internazionale.
Moscù ha inoltre ribadito il suo sostegno alla tesi secondo cui l'America Latina e i Caraibi devono rimanere come una zona di pace, condizione che —secondo quanto indicato— garantisce lo sviluppo stabile e indipendente dei paesi della regione.
In suo messaggio, la cancelleria ha riaffermato la sua "solidarietà con il popolo venezuelano" e il suo sostegno alla direzione del governo di Nicolás Maduro, orientata —ha sottolineato— a difendere gli interessi nazionali e la sovranità del paese.
Questa dichiarazione arriva dopo che, nelle ultime 48 ore, gli Stati Uniti hanno distrutto almeno quattro imbarcazioni nelle acque vicine al Venezuela, l'ultima delle quali ha causato la morte di quattro persone.
Washington afferma che le imbarcazioni sono collegate al narcotraffico; ma il Venezuela denuncia che si tratta di meccanismi di pressione su quel paese.
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