Gli hotel di Gaviota celebrano un concorso gastronomico in mezzo alla crisi alimentare dell'Isola



Il Concurso Nazionale Sabor a Cuba, organizzato da Gaviota, premia la cucina tradizionale mentre la popolazione affronta una grave crisi alimentare che mette in pericolo la sopravvivenza e i valori sociali.

Concorso culinarioFoto © Facebook / Gaviota Turismo

Il gruppo imprenditoriale Gaviota ha celebrato nel complesso turistico Topes de Collantes la finale della prima edizione del Concorso Nazionale Sabor a Cuba, in cui è stato proclamato campione assoluto lo chef matancero Richel Pérez Pasos, dell'hotel GRAND ASTON Varadero beach resort.

Secondo una pubblicazione di TV Yumurí, Pérez Pasos è arrivato in finale dopo aver vinto un concorso locale a Varadero, sconfiggendo Jesús Javier Águila Contreras e Elexis López Espinosa, rappresentanti delle destinazioni Cayo Santa María e Jardines del Rey, rispettivamente.

La fase finale del concorso è iniziata il 9 dicembre e si è conclusa venerdì 12. Per Gaviota, costituisce “un passo in più” nella promozione e salvaguardia dei piatti tradizionali cubani.

In dichiarazioni citate, Leandro Acosta Labrada, direttore della Comunicazione, ha sostenuto che il concorso fa parte della strategia comunicativa di Gaviota e mira a premiare la creatività e la tradizione della cucina cubana.

Ha anche affermato che l'evento rafforza il marchio gastronomico “Nativa” e innalza l'esperienza gastronomica del gruppo.

Nello stesso rapporto si menziona che la cucina criolla cubana è stata dichiarata Patrimonio Culturale della nazione nell'ottobre del 2019, in quanto considerata parte dell'identità nazionale.

Tuttavia, queste celebrazioni contrastano con una situazione di fame nell'isola all'interno di un “degrado morale e sociale” in cui “la sopravvivenza si impone sui valori”.

Sempre più famiglie ricorrono alla caccia di animali selvatici o domestici per potersi nutrire, mentre i prezzi degli alimenti aumentano considerevolmente nei negozi online.

Un recente rapporto del Food Monitor Program (FMP), un'organizzazione indipendente di monitoraggio alimentare, segnala che la crisi cronica delle proteine avrebbe portato a pratiche come la caccia di uccelli bracconaggio, la cattura e vendita di gatti, il consumo di iguane e persino la pesca con sostanze chimiche tossiche nei fiumi.

La fame non solo svuota gli stomaci, ma "corrode i valori che sostengono una società".

La crisi alimentare cubana, che si aggrava con lainflazione, la mancanza di produzione agricola e la disorganizzazione istituzionale, ha spinto intere comunità a un limite di sopravvivenza.

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