Il progetto Conducta Dade ha reso visibile sui social il caso di Adalberto Martínez Rubier, un cubano di Pinar del Río che vive per le strade di Orlando (Florida) senza famiglia né documenti, dopo essere stato dimesso dall'ospedale alcuni giorni fa dopo un intervento chirurgico al cervello.
“Pochi giorni fa è stato dimesso dall'ospedale dopo un'operazione molto delicata al cervello, durante la quale gli sono stati trovati coaguli e un tumore. Da allora vive solo per le strade di Orlando, senza famiglia, senza documenti e senza nessuno che possa prendersi cura di lui,” ha pubblicato Conducta Dade sui suoi profili ufficiali.
Secondo quanto spiegato dal gruppo, Adalberto “ha una paralisi in una mano e in un piede, dipende da una sedia a rotelle e non può badare a se stesso”. Per anni ha praticato pugilato, ma attualmente “si trova in una situazione estremamente vulnerabile”.
Nel video diffuso dallo stesso progetto, il giovane chiede aiuto con evidente angoscia e dice: “Amico, vi chiedo col cuore se potete aiutarmi, non riesco a muovere né il piede né la mano. Non chiedo denaro né ricchezze, solo che qualcuno mi aiuti col cuore.”
Chi lo aiuta, identificato come Alexis, ha spiegato che il giovane “non ha famiglia, né documenti, né modo di tornare a Cuba” e ha chiesto supporto affinché qualche organizzazione o persona possa offrirgli rifugio o assistenza medica. “Signori, vi chiedo per favore di aiutarci con questo ragazzo. È recentemente uscito dall'ospedale, non ha famiglia, non ha nessuno. Non può camminare né provvedere a se stesso. Stiamo cercando un'organizzazione che possa prendersi cura di lui”, ha affermato.
Il messaggio di Conducta Dade si conclude con un appello alla solidarietà: “Questo video è realizzato con la speranza che i suoi familiari, amici o chiunque lo conosca possano vederlo e offrirgli supporto (...). Nessuno dovrebbe affrontare qualcosa del genere completamente solo.”
Il caso è stato diffuso anche su TikTok, dove Conducta Dade ha condiviso lo stesso messaggio accompagnato da etichette come #Orlando, #solidarità e #Miami. Il post ha generato numerosi commenti di sostegno e proposte per aiutare Adalberto.
Alcuni utenti hanno chiesto di organizzare una raccolta o trovare un alloggio e hanno scritto: “Ai miei cubani che stanno lottando qui negli USA, dobbiamo aiutare, perché lui potrebbe essere chiunque di noi.”
Altri hanno proposto di gestire il suo ritorno a Cuba: “Penso che la cosa migliore sarebbe organizzare il suo ritorno insieme alla sua famiglia, se qualche organizzazione potesse aiutarlo.”
Nel frattempo, alcuni hanno ritenuto che la cosa più urgente sarebbe trovare assistenza medica negli Stati Uniti: “Per una persona come lui, ci sono programmi di aiuto e centri con assistenza 24 ore su 24.”
Il caso di Adalberto ha generato un'ondata di solidarietà tra i cubani dentro e fuori dal paese. Conducta Dade mantiene visibili i contatti del giovane e del suo accompagnante Alexis per canalizzare direttamente qualsiasi aiuto che possa migliorare la sua situazione.
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