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Un cubano di 52 anni è stato arrestato a Tabasco durante un'operazione di polizia che, secondo i media locali, ha rivelato presunta droga in possesso di due stranieri. L'arresto è avvenuto nella rancheria Buena Vista, quarta sezione del municipio di Centro, una zona in cui le autorità statali hanno intensificato le azioni contro il narcotraffico.
Secondo Latinus, la Segreteria alla Sicurezza e Protezione Civile (SSPC) di Tabasco ha identificato il cubano come Daniel “N”, soprannominato “El Pelón”, e l'altro detenuto come Carlos “N”, soprannominato “El Kevin”, di 21 anni e originario del Venezuela.
Entrambi sono stati assicurati dagli elementi della Forza Interistituzionale di Reazione Tattica (FIRT) Olmeca, che stavano conducendo un'operazione quando hanno individuato i due uomini con sostanze narcotiche in loro possesso.
Il Heraldo Tabasco ha dettagliato che ai detenuti sono state trovate bustine con erba secca dalle caratteristiche simili alla marijuana, oltre ad altre contenenti una sostanza granulosa simile alla pietra o crack, così come denaro contante e una borsa a mano.
La polizia statale ha indicato che le sostanze sono state messe a disposizione delle autorità competenti, come parte del fascicolo di indagine per reati contro la salute.
La detenzione del cubano avviene in un contesto di crescente presenza di migranti nel sud e nel sudest del Messico, regioni in cui molti cittadini dell'isola sono rimasti bloccati nel loro viaggio verso gli Stati Uniti e affrontano condizioni di vulnerabilità, precarietà o, in casi estremi, l'involontaria o forzata coinvolgimento in dinamiche criminali locali.
Negli ultimi mesi sono stati registrati altri casi di cubani arrestati per presunti reati legati al narcomenudeo. Lo scorso agosto, un uomo identificato come Maels “N” è stato arrestato a Tapachula, Chiapas, con 13 bustine di cristallo, secondo quanto riportato da Diario del Sur.
Settimane dopo, un altro caso ha attirato nuovamente l'attenzione della stampa messicana, con l'arresto di Liván O., un cubano di 26 anni fermato a Monterrey dopo aver assaltato una donna per rubarle un telefono iPhone.
Durante l'indagine, le autorità hanno scoperto un carico di 90 chilogrammi di marijuana nascosto in un'abitazione dove presumibilmente venivano distribuite dosi di droga.
Sebbene nessuna di queste detenzioni consenta di generalizzare sulla comunità cubana in Messico, composta principalmente da migranti che lavorano, sopravvivono e aspettano un futuro più sicuro, rivelano comunque la fragilità in cui vivono molti di loro.
La mancanza di documenti, la disoccupazione e la pressione per proseguire verso nord li espongono ad abusi, estorsioni o situazioni di rischio.
Daniel “N” e il suo accompagnatore sono stati messi a disposizione del Ministero Pubblico, che determinerà la loro situazione giuridica nelle prossime ore.
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