Controlli speciali all'aeroporto della RD dopo tre casi di chikungunya in passeggeri provenienti da Cuba



La Repubblica Dominicana implementa controlli all'aeroporto a causa dei casi di chikungunya tra i viaggiatori cubani, garantendo controlli medici e sorveglianza per prevenire la diffusione del virus nel paese.

Zanzara trasmettitore di malattie virali / Aeroporto Joaquín Balaguer, a Santo Domingo.Foto © Collage/Redes Sociales e Air Century

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Le autorità sanitarie della Repubblica Dominicana hanno attivato controlli speciali all'aeroporto Joaquín Balaguer dopo la rilevazione di tre casi importati di chikungunya in viaggiatori provenienti da Cuba, un evento che mantiene in allerta i team epidemiologici del paese caraibico.

Secondo El Nuevo Diario, da giovedì, personale medico accoglie ogni passeggero proveniente dall'isola con colloqui, controlli e verifica dei dati di contatto, nel tentativo di fermare qualsiasi possibilità di trasmissione locale.

Ai viaggiatori vengono chiesti sintomi nelle ultime 72 ore e vengono registrati indirizzi e numeri di telefono sia a Cuba che nella Repubblica Dominicana. Se qualcuno presenta segnali compatibili con il virus, febbre alta, grave dolore articolare o eruzioni cutanee, il caso viene segnalato immediatamente al Ministero della Salute.

In conversazione con Noticias Sin, la dottoressa María Isabel Martínez, che coordina parte dell'operazione, ha spiegato che l'obiettivo è ridurre al massimo il rischio che persone in periodo di incubazione entrino nel paese senza essere rilevate. “Se troviamo qualsiasi sintomo sospetto, il protocollo viene attivato immediatamente”, ha sottolineato.

Il ministro della Salute, Víctor Atallah, ha insistito sul fatto che non esiste circolazione locale del virus nella Repubblica Dominicana e ha chiesto calma alla popolazione, anche se ha riconosciuto che la scoperta conferma l'efficacia, e anche la necessità, del sistema di sorveglianza epidemiologica.

Le autorità hanno emesso avvisi preventivi ai centri sanitari di tutto il paese, di fronte alla possibilità che alcuni viaggiatori sviluppino sintomi giorni dopo essere entrati nel territorio dominicano.

La preoccupazione nasce in un contesto regionale complesso, con Cuba che sta attraversando una grave crisi epidemiologica, con migliaia di febbricitanti senza diagnosi, un aumento sostenuto di chikungunya e dengue, e intere province in fase epidemica.

L'isola riporta oltre 35 mila casi di chikungunya quest'anno e riconosce delle carenze nella prevenzione contro la zanzara trasmettitrice, oltre a registrazioni significative di febbri inespecifiche.

Il rafforzamento nei aeroporti dominicani riflette il timore regionale che la crisi sanitaria cubana possa generare contagi nei paesi vicini. Nel frattempo, le squadre rimangono schierate nella terminal aerea e le autorità insistono su un messaggio chiaro: non automedicarsi, recarsi dal medico in caso di sintomi sospetti e mantenere la vigilanza comunitaria per evitare la reintroduzione del virus.

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