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Il magnate Elon Musk ha nuovamente parlato di Cuba, questa volta con un meme che ridicolizza il regime dell'Avana e ha scatenato un dibattito globale sulla sua rete sociale X.
Il meme in questione, che il creatore di Tesla ha ricondiviso questo mercoledì con un emoji di faccina pensierosa, indica su una mappa la minore distanza tra Haiti, Cuba e gli Stati Uniti.
"Perché gli haitiani si mettono in pericolo navigando per 900 km in acque infestate da squali verso i mali del capitalismo quando hanno un paradiso socialista a solo 90 km?" si chiede il meme con ironia.
Le risposte non si sono fatte attendere, con un post che ha ricevuto più di 100 mila like.
“Il socialismo è l'esempio che misura un sistema in base all'intenzione e non ai risultati. L'intenzione rende tutti uguali. Il risultato rende tutti poveri”, ha riflettuto un utente.
Un altro utente ha dato una svolta alla domanda: “Perché gli americani amanti del socialismo non utilizzano quelle stesse barche per fuggire a Cuba?”.
Non è la prima volta che Musk fa riferimento a Cuba. All'inizio di novembre ha menzionato l'isola durante un'intervista con Joe Rogan in cui ha attaccato il comunismo e ha elogiato apertamente i cubani negli Stati Uniti, che ha definito “i capitalisti più accaniti d'America”.
Durante la conversazione, il presentatore ha chiesto a Musk: “Chi sono i capitalisti più furiosi dell'America?”, a cui il proprietario di Tesla, X (Twitter) e SpaceX ha risposto senza esitazione: “Quei maledetti cubani”.
Nel corso dell'incontro, tra risate, Musk ha sostenuto che gli immigrati dell'isola sono le persone con maggiore consapevolezza capitalista del paese, in un momento che è diventato virale sui social media, specialmente tra la comunità cubanoamericana.
Il conducente ha commentato che i cubani “non vogliono ascoltare nessuna stronzata sul socialismo” perché “sanno perfettamente cosa sia in realtà”.
Musk annuì e aggiunse: “È un'oppressione estrema da parte del governo”; e continuò lodando i cubani che hanno contribuito alla crescita del sud della Florida: “Non so come abbiano fatto, ma ci sono riusciti. Nessuno scappa verso Cuba”.
Il multimilionario ha colto l'occasione per ironizzare sulla differenza tra i regimi comunisti e i paesi liberi: “Mi sono sempre chiesto perché le barche vengono solo da Cuba in Florida e non viceversa”, ha detto.
“Se il comunismo fosse così buono, ci sarebbero barche che navigano in direzione opposta, ma non succede mai,” aggiunse.
Musk ha anche confrontato la situazione di Cuba con il caso storico di Berlino durante la Guerra Fredda: “Un modo ovvio per sapere quale ideologia è sbagliata è osservare chi deve costruire muri per tenere la propria gente rinchiusa”, ha spiegato.
"Il muro è stato costruito dai comunisti di Berlino Est, non da quelli di Berlino Ovest,” ha esclamato.
L'imprenditore ha concluso che le società comuniste sono “un incubo di controllo e repressione”, e ha scherzato dicendo che “se le città governate da socialisti continuano così, presto dovranno costruire muri per impedire alla gente di andarsene”.
Il miliardario sudafricano, noto per il suo stile diretto e provocatorio, ha espresso in diverse occasioni la sua opposizione alle ideologie collettiviste e la sua difesa della libertà individuale e dell'economia di mercato, principi che, secondo lui, “definiscono l'essenza degli Stati Uniti”.
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