L'agenzia delle dogane di Cuba ha rilevato oltre 26 mila sigilli falsi di tabacchi cubani inviati dagli Stati Uniti.



Le autorità doganali hanno denunciato il tentativo di introdurre migliaia di timbri falsi dagli Stati Uniti per legalizzare i tabacchi cubani nel mercato nero. Il caso è stato consegnato alla PNR per un'indagine.

Foto © Collage X / Wiliam Pérez González

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La Dogana di Cuba ha scoperto oltre 26 mila contrassegni falsi di rinomati marchi di sigari cubani che si tentava di introdurre dagli Stati Uniti attraverso l'aeroporto internazionale dell'Avana. I contrassegni contraffatti sarebbero stati utilizzati per legittimare sigari destinati alla vendita illegale nel paese.

L'informazione è stata confermata dal vice capo primo della Dogana Generale della Repubblica, William Pérez González, che ha pubblicato i dettagli sulla rete sociale X.

Captura X / Wiliam Pérez González

Secondo quanto spiegato, l'operazione ha permesso di identificare l'invio irregolare e di denunciare il caso alla Polizia Nazionale Rivoluzionaria (PNR).

In un'altra ispezione effettuata dalle autorità, sono state sequestrate anche 99 scatole e oltre 300 sigari sfusi di diversi marchi riconosciuti che intendevano essere portati fuori da Cuba in modo illegale verso l'Europa, ha sottolineato il funzionario su X

Captura X / Wiliam Pérez González

I due coinvolti in questo fatto sono stati denunciati alla PNR.

La Aduana ha ribadito che manterrà un controllo rigoroso negli aeroporti e alle frontiere per contrastare il contrabbando e la falsificazione dei prodotti di esportazione, un reato che danneggia l'immagine e il controllo di uno dei settori più emblematici dell'economia cubana.

La vigilanza doganale a Cuba ha rafforzato i suoi controlli a seguito dell'aumento dei tentativi di contrabbando di tabacchi. Nelle ultime settimane, funzionari hanno rilevato più di 2.200 tabacchi nascosti nel bagaglio di un passeggero all'aeroporto internazionale dell'Avana.

La merce cercava di lasciare il paese senza dichiarazione, violando le normative di esportazione vigenti.

CasI simili erano stati segnalati in precedenza. Uno dei sequestri più significativi è stata la sequestro di oltre 7 mila sigari che un viaggiatore trasportava con destinazione all'estero, sempre presso il terminal di L'Avana.

Il volume del carico ha suscitato allerta a causa del modello ripetuto in questi tentativi di uscita illecita.

Inoltre, giorni prima, è stata riportata un'operazione in cui si tentava di sottrarre migliaia di sigari falsificati dall'isola, il che rivela non solo l'uso di rotte commerciali per il contrabbando, ma anche la presenza di reti organizzate di falsificazione che cercano di immettere sul mercato prodotti non autorizzati sotto marchi riconosciuti.

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