Polémica in Uruguay: Un consigliere afferma che “i vicini non ne possono più” dalla comunità cubana

Un consigliere di Santa Rosa, Uruguay, ha suscitato controversie accusando la comunità cubana di problemi legati al rumore e ai rifiuti. Il sindaco sostiene l'integrazione e il dialogo per evitare la xenofobia e mantenere la coesione sociale.

Bandiere di Cuba e UruguayFoto © Reti sociali

Video correlati:

Una dichiarazione di un consigliere del comune di Santa Rosa (dipartimento di Canelones, in Uruguay) ha suscitato polemiche affermando che “i residenti non ne possono più” per la presenza di cittadini cubani nella località.

In dichiarazioni alla stampa locale, i funzionari hanno attribuito ai cubani rumori molesti, gestione inadeguata dei rifiuti e una “crescita eccessiva” di quella comunità in un piccolo villaggio, secondo le segnalazioni dei residenti.

Il sindaco ha assicurato che ci sono denunce da parte della polizia, secondo cui alcuni residenti “prendono pillole per dormire” a causa del volume elevato della musica e che il numero di migranti — stimato in “circa mille” in una città “così piccola” — “incide su tutto, sulla salute, ovunque”.

Il sindaco di Santa Rosa, da parte sua, ha preso le distanze e ha condannato qualsiasi atto di xenofobia, sottolineando che il municipio, il dipartimento e il paese sono “a porte aperte” e che la convivenza con la comunità cubana non ha generato problemi gravi negli ultimi anni.

Planteò come soluzione la creazione di una tavola di convivialità e l'organizzazione di laboratori per l'adattamento reciproco delle consuetudini, ricordando incontri precedenti con le autorità locali per indirizzare il dialogo ed evitare interpretazioni che “possono condurre a strade diverse”.

Il consigliere che ha suscitato la controversia ha dichiarato che “non sono contro gli stranieri”, ma ha richiesto che “si abituino a ciò che è l'Uruguay” e ha descritto un modello di comportamenti che, a suo dire, persiste nonostante il dialogo: lasciare rifiuti in qualsiasi giorno, depositarli a terra quando il camion non passa e rompere i contenitori caricando in essi elettrodomestici vecchi che il servizio non ritira.

Menzionò strade specifiche —Carrillo, Bartolomé e Uruguay— con frequenze di raccolta differenziate e sottolineò che la disorganizzazione porta alla formazione di discariche e alla proliferazione di cani che rompono i sacchetti. “Siamo già stanchi,” enfatizzò.

Tra gli esempi, hanno riferito di aver osservato un vicino cubano svuotare il suo secchio della spazzatura su un cumulo esistente e allontanarsi con il carrello vuoto, e ha assicurato che un contenitore si è anche danneggiato per averlo riempito con cucine e lavatrici.

Affermò di aver cercato di parlare con gruppi di residenti per evitare "il conflitto", ma concluse che "non capiscono" e che si era giunti a "un limite" che obbliga a prendere provvedimenti.

Anche se non ha specificato quali, ha insistito sul fatto che il suo obiettivo è che il popolo sia “modello, pulito e rispettoso” e che continuerà “a lavorare per la gente”.

Il sindaco ha insistito nel non stigmatizzare la comunità e ha ricordato che l'Uruguay è un paese di migranti, e che “molte di queste situazioni si verificano anche tra uruguayani” e che il percorso è gestire insieme alle istituzioni locali per correggere questioni minori senza discriminare.

A suo avviso, la priorità è costruire convivenza, rafforzare i canali di dialogo e evitare che reclami specifici si trasformino in discorsi xenofobi.

“Ripudiamo qualsiasi atto di xenofobia”, ha sottolineato, a nome del comune e del governo dipartimentale.

In questo scenario, Santa Rosa si trova tra due messaggi: quello di un autorità locale che chiede contenimento e politiche di integrazione e quello di un consigliere comunale che canalizza il malcontento dei residenti per i rumori, i rifiuti e il sovraffollamento dei servizi attribuiti a un aumento della popolazione migrante.

L'amministrazione municipale punta su laboratori e tavoli di convivenza per allentare la tensione, mentre parte del quartiere chiede risposte più immediate riguardo alla pulizia urbana e al controllo del rumore, in una discussione che, ammettono le autorità, richiede cautela per non sfociare in discriminazione e mantenere la coesione sociale della città.

Archiviato in:

Redazione di CiberCuba

Un team di giornalisti impegnati a informare sull'attualità cubana e temi di interesse globale. Su CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.