Il ex lanciatore pinareño José Ariel Contreras e l'ex seconda base Yobal Dueñas hanno reso omaggio alla figura del mitico lanciatore habanero Lázaro de la Torre, sottolineando le sue grandi prestazioni nel béisbol cubano.
In un video pubblicato su Facebook dal mezzo specializzato Swing Completo, Contreras —stella nella Serie Nazionale e successivamente nella Major League— ha ricordato la competizione feroce e il talento naturale del leggendario lanciatore degli Industriales, che ha descritto come un avversario difficile da decifrare.
“Nessuno lo batteva”, ha assicurato Contreras.
L'ex lanciatore ha evocato un memorabile duello tra entrambi, nel quale hanno lanciato 14 inning completi, un riflesso della resistenza e del temperamento del capitale, conosciuto popolarmente come il ‘Braccio di Ferro’.
Da parte sua, Yobal Dueñas, leggenda di Pinar del Río e delle squadre di Cuba, ha ricordato con risate quel confronto: “Quella giornata mi ha strikeato quattro volte. Ho fatto quattro slap. Non c'era modo di colpirgli la palla”, ha confessato l'ex seconda base, sottolineando la qualità dell'habanero.
Lázaro de la Torre: simbolo di dedizione e disciplina
Nato il 10 ottobre 1957 a L'Avana, Lázaro de la Torre è stato uno dei lanciatori più dominanti e rispettati degli anni '80 e '90.
Iniziò la sua carriera con i Metropolitanos e poi si affermò come lanciatori di punta degli Industriales, distinguendosi per il suo coraggio, disciplina e spirito combattivo.
Apodato “Brazo di Ferro” per la sua capacità di lanciare partite complete e la sua resistenza fisica, De la Torre ha raggiunto cifre che lo collocano tra i cinque migliori lanciatore del baseball amatoriale cubano, con 208 vittorie, 161 partite complete e 1.716 strikeout.
Una carriera leggendaria
Durante la sua lunga carriera, conquistò ori internazionali ai Giochi Panamericani di Caracas nel 1983 e a Indianapolis nel 1987, nelle Coppe Intercontinentali in Belgio nel 1983 e a Edmonton nel 1985, e ai Giochi Centroamericani e dei Caraibi a L'Avana nel 1982.
Ha anche vinto il campionato nazionale con gli Industriales nel 1986 e nel 1992.
Nonostante fosse rimasto escluso dalla squadra Cuba che partecipò ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992, De la Torre continuò a mostrare la sua grandezza sul monte di lancio. Nel 2001, già a 42 anni, lanciò per tre giorni consecutivi contro Pinar del Río per pareggiare un playoff storico, riaffermando il suo carattere indomabile.
Il lascito del "Brazo de Hierro"
De la Torre è stato un esempio di disciplina, rigore e dedizione assoluta allo sport. La sua etica del lavoro lo ha reso un punto di riferimento per le generazioni successive di lanciatori.
Era comune vederlo allenarsi da solo, correndo e esercitandosi senza aspettare indicazioni dai suoi allenatori, il che ha rafforzato la sua reputazione di concorrente nato.
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