Il regime cubano svolge un atto di “raffredamento rivoluzionario” dopo l'omicidio di un poliziotto a Caibarién

Questo tipo di atti fa parte di una strategia per proiettare controllo e coesione politica in situazioni di crisi. Lontano dall'insorgere come espressioni spontanee, queste concentrazioni sono organizzate con carattere obbligatorio e mobilitano studenti, lavoratori e organizzazioni di massa.

Immagine dell'eventoFoto © Facebook / Oscar Salabarría

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Il regime cubano ha organizzato questo mercoledì un evento di “riaffermazione rivoluzionaria” nel comune di Caibarién, Villa Clara, dopo l'assassinio del capitano della Polizia Nazionale Rivoluzionaria (PNR), Leonel Mesa Rodríguez, avvenuto lo scorso 19 settembre.

Con l'alba, la Plaza de Actos della località ha ospitato una concentrazione ufficialista alla quale hanno partecipato dirigenti del Partito Comunista, autorità provinciali, alti ufficiali militari e familiari del funzionario deceduto.

Screenshot di Facebook / Oscar Salabarría

La prima segretaria del Partito a Villa Clara, Susely Morfa González, la governatrice Milaxy Yanet Sánchez Armas, il capo della Regione Militare di Villa Clara, primo colonnello Israel Cubertier Valdés, e il colonnello Orelbys Fernández Puig, responsabile del Ministero degli Interni (MININT) nella provincia, hanno presieduto l'evento.

Il discorso ufficiale ha presentato Mesa Rodríguez come "un eroe caduto nell'adempimento del dovere", in linea con la strategia propagandistica attuata da quando è stato confermato il crimine. Durante la cerimonia, sono state udite frasi di sostegno alla cosiddetta "rivoluzione" e si è insistito sulla necessità di "difendere la patria di fronte alla criminalità e ai nemici".

Il capitano Mesa, di 62 anni, è stato trovato morto con un colpo alla testa e sei ferite da arma bianca in un tratto di strada tra Remedios e Caibarién. Il MININT ha riconosciuto che si è trattato di un attacco diretto e ha assicurato che squadre specializzate stavano indagando sull'accaduto.

Questo mercoledì, la Procura Generale ha informato che l'arrestato per il crimine è Nectzary Morales Gálvez, attualmente sottoposto a misura cautelare di detenzione provvisoria.

Gli "atti di riaffermazione rivoluzionaria" fanno parte della strategia del regime per proiettare controllo e coesione politica in situazioni di crisi. Lungi dall'insorgere come espressioni spontanee, queste concentrazioni sono spesso organizzate con carattere obbligatorio, mobilitando studenti, lavoratori e organizzazioni di massa sotto slogan patriottici.

In questo caso, il governo ha cercato di trasformare l'omicidio di Mesa in un simbolo di "unità" tra il popolo e le forze repressive, nonostante sui social media e nei media indipendenti abbondino testimonianze che ricordano il capitano per gli abusi commessi durante la sua gestione come capo settore nella località di La Reforma.

Il crimine dell'ufficiale avviene in un contesto segnato dall'aumento della violenza e dell'insicurezza cittadina nell'isola, aggravate dalla crisi economica e sociale.

Mentre aumentano le denunce di furti, aggressioni e omicidi, il regime punta su funerali ufficiali e atti di riaffermazione per rafforzare la sua narrazione di resistenza, in contrasto con il crescente malessere della popolazione.

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