Il creatore di contenuti peruviano Sebastián Witzrhol, conosciuto per il suo profilo Instagram @puntomuerto.pe, ha dedicato uno dei suoi popolari video sulle leggende latinoamericane al güije.
Questo personaggio della mitologia cubana abita vicino ai fiumi, laghi e paludi. L'influencer assicura che non solo ama l'acqua, ma terrorizza la gente perché "si nutre di carne e anime umane".
“La creatura è piccola, con la pelle scura, occhi rossi e una chioma inestricabile che gocciola come alghe marce”, descrive Witzrhol nel video. Aggiunge che il güije imita voci umane o suoni di animali per attirare le sue vittime fino alla riva dei fiumi, dove le trascina in uno stato “tra la vita e la morte”.
La sua interpretazione, tuttavia, ha suscitato reazioni contrastanti tra gli utenti cubani, alcuni celebrando il fatto che Cuba sia stata inclusa nella sua serie di leggende, mentre altri hanno messo in dubbio la fedeltà del racconto rispetto alla tradizione orale cubana.
Chi è realmente il güije?
Il güije, o jigüe, fa parte dell'immaginario popolare cubano fin dal XIX secolo. Il lessicografo Esteban Pichardo y Tapia lo menzionava già nel 1836 come un essere “birichino e giocoso”, di dimensioni minuscole, molto peloso e amante di vivere in fiumi e lagune. In alcune versioni, viene descritto come un piccolo stregone nero che ama fare il bagno nudo.
A differenza della versione tenebrosa condivisa da Witzrhol, il güije tradizionale è piuttosto un furfante che ruba, nasconde oggetti o fa scherzi pesanti, senza l'intenzione di causare danni mortali.
Incluso, nella televisione cubana è diventato un personaggio affettuoso nella serie per bambini "El camino de los juglares", dove condivideva avventure con una jutía e una tartaruga, rinforzando la sua immagine di folletto burlone piuttosto che di spirito vendicativo.
Alcuni antropologi hanno persino collegato la sua figura al manatì, un mammifero acquatico che un tempo era comune nei fiumi cubani e, per la sua forma e i suoni che può emettere, era scambiato per esseri umani. Questo avrebbe alimentato il mito nelle comunità dell'isola, soprattutto nel centro del paese.
Il mito del güije è reinterpretato
Il video di Witzrhol ha accumulato oltre 10 mila visualizzazioni e raggiunge il suo obiettivo di recuperare leggende dimenticate, sebbene nel processo reinterpreti elementi essenziali del folclore cubano.
Nella sua versione, il güije appare come un ente sinistro, più che come il essere mitico e birichino che fa parte della cultura popolare cubana. Questa reinterpretazione genera una miscela di scetticismo, nostalgia e dibattito tra coloro che sono cresciuti ascoltando storie del personaggio e lo ricordano con simpatia, non con paura.
Le leggende evolvono. Sebbene nelle sue origini il güije incutesse timore a coloro che vivevano vicino ai fiumi per evitare che si avvicinassero all'acqua durante la notte, oggi a Cuba viene rappresentato come un piccolo folletto che si nasconde tra i rovi e lascia dietro di sé spaventi, risate, domande… e qualche piccola marachella.
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