La crisi energetica a Cuba si è intensificata domenica scorsa con una giornata intera di blackout e cifre che hanno sfiorato livelli record. Secondo il rapporto ufficiale della Unión Eléctrica (UNE), le interruzioni si sono mantenute per 24 ore al giorno e anche durante la notte di lunedì.
La massima carenza di generazione è stata di 1.799 megawatt (MW), registrata alle 20:30 di domenica, sebbene non sia coincisa con il picco di domanda. La cifra ha ampiamente superato la previsione iniziale delle interruzioni che, secondo l’azienda statale, sarebbero state pari a 1.675 MW.

Alle 06:00 di questa mattina, il SEN registrava una disponibilità di solo 1.760 MW, rispetto a una domanda di 3.210 MW, generando un deficit immediato di 1.538 MW. Per l'orario della mezza, si prevede un'impatto di 1.340 MW.
La situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente durante le ore di punta, per le quali la UNE stima un deficit di 1.792 MW e un impatto di fino a 1.862 MW, uno dei più elevati registrati nelle ultime settimane. Questa cifra evidenzia l'incapacità del sistema di soddisfare le esigenze di consumo di base in tutto il paese.
Le cause rimangono molteplici e strutturali. In questa giornata si segnalano guasti nell'unità 6 della CTE Mariel, nell'unità 2 di Felton e nell'unità 5 di Diez de Octubre. Inoltre, continuano ad essere in manutenzione le centrali di Santa Cruz, Céspedes (Cienfuegos) e Renté. A questo si aggiungono 393 MW fuori servizio a causa di limitazioni termiche.
La scarsità di combustibile tiene inoltre inattive 61 centrali di generazione distribuita, con una perdita combinata di 485 MW, oltre ai 89 MW delle patanas di Regla, portando il totale colpito da questa causa a 574 MW.
Sebbene si preveda l'entrata parziale di sette motori a Regla (48 MW) e il completamento di Energás Boca de Jaruco (100 MW), queste cifre non saranno sufficienti a invertire una crisi elettrica che, anziché diminuire, continua a peggiorare con l'inizio di agosto.
Secondo blackout massivo a L'Avana in meno di un mese
In parallelo, L'Avana è stata teatro di un altro blackout generale che ha colpito numerosi municipi dalla notte di domenica.
Secondo quanto confermato dalla Empresa Eléctrica e dal Ministero dell'Energia e delle Miniere, un guasto alla sottostazione Naranjito ha scatenato un effetto domino che ha colpito altre sottostazioni come Príncipe, Melones e Tallapiedra, lasciando senza elettricità zone di Arroyo Naranjo, Diez de Octubre, Plaza, Cerro, Centro Habana, Playa, La Lisa e altri municipi.
L'incidente ha avuto un impatto anche sul SEN nazionale, provocando la fuoriuscita di Mariel 6, Energás e motori di Moa. Anche se la ripresa è iniziata gradualmente nella mattinata, la magnitudo dell'evento e la sua ricorrenza — dopo un altro black out nell'Avana il 17 luglio — evidenziano la profonda vulnerabilità del sistema elettrico cubano.
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