Marrero chiama a difendere il regime “ogni giorno” sui social nonostante i blackout e l'internet limitato

Il primo ministro cubano esorta a difendere il regime sui social nonostante i blackout e le limitazioni a Internet. Il governo considera le reti come un campo di battaglia e si trova ad affrontare critiche per la censura e le restrizioni.

Manuel MarreroFoto © X / Manuel Marrero

Il primo ministro cubano Manuel Marrero Cruz ha esortato a difendere il regime che rappresenta ogni giorno sui social media nonostante la realtà di blackout e internet limitato che soffrono i cubani.

“Nel Giorno Mondiale dei Social Media, ribadiamo l'appello del Presidente Díaz-Canel a fare, ogni giorno, una rivendicazione di Cuba. Che queste piattaforme siano un palcoscenico per condividere la nostra verità, per unirci e costruire”, ha detto Marrero su X.

Qualche settimana fa, il governante cubano Miguel Díaz-Canel ha affermato che il regime ha deciso di accettare la sfida posta dai social media, le stesse piattaforme che fino a pochi anni fa ignoravano, e che ora definisce come un nuovo scenario di battaglia politica.

“Abbiamo accettato la sfida, combatteremo sui social media. E lotteremo per vincere”, ha dichiarato Díaz-Canel in un'intervista pubblicata questa settimana sul canale YouTube Presidencia Cuba, dove ha dialogato con quattro giornalisti spagnoli, durante il Colloquio “Patria”, organizzato a L'Avana.

Il mandatario ha dichiarato che il suo governo ha reagito con lentezza di fronte all'ascesa dei social media, e ha citato come punto di rottura le storiche proteste dell'11 luglio 2021, che ha definito come una "enorme operazione mediatica".

"Siamo arrivati tardi sui social media. Direi di più, ci hanno organizzato l'11 luglio una protesta nazionale con una enorme operazione mediatica. In quel momento eravamo quasi assenti sui social." ha ammesso.

I cubani comuni, tuttavia, non devono solo sopportare sospensioni di corrente di oltre 20 ore, ma, dopo l'ultimo aumento delle tariffe del servizio internet, possono ricaricare il servizio dati mobili solo fino a 360 pesos cubani (CUP) in un periodo di 30 giorni, il che rappresenta un limite drastico e senza precedenti.

Questa quantità permette appena di acquistare un pacchetto di 6 GB, in un paese dove gli stipendi non sono sufficienti nemmeno a coprire i bisogni fondamentali.

Il regime cubano si mostra preoccupato per quello che chiama “il combattimento” sui social media, per il quale dispiega un esercito di account di funzionari, dipendenti statali e bot, noti popolarmente come ciberclarias, mentre allo stesso tempo punisce con multe, avvertimenti e penalità detentive coloro che si esprimono criticamente in questo contesto.

Recentemente, la Procura cubana ha richiesto una pena di 10 anni di prigione per Alexander Verdecia Rodríguez, attivista e coordinatore dell'Unione Patriottica di Cuba (Unpacu) nel comune di Río Cauto, provincia di Granma. Il motivo: aver pubblicato critiche al governo cubano sui social media.

Il caso ha generato indignazione dentro e fuori Cuba, ed è stato denunciato pubblicamente da sua moglie, Eliannis Villavicencio Jorge, che ha condiviso sui social un frammento del documento della Procura che dettaglia la richiesta di condanna.

Verdecia è stato arrestato il 6 febbraio 2025 dalla polizia politica cubana, accusato di pubblicare contenuti che, secondo le autorità, "levarano contro l'ordine costituzionale". Da quel giorno è detenuto nel carcere provinciale di Las Mangas, a Bayamo.

Domande Frequenti sulla Situazione Attuale a Cuba: Reti Sociali e Crisi Energetica

Perché il governo cubano sta promuovendo l'uso dei social media?

Il governo cubano, guidato da Miguel Díaz-Canel e Manuel Marrero, sta promuovendo l'uso dei social media come un nuovo scenario di battaglia politica. Il regime cerca di difendere la sua narrazione e contrastare quella che considera una "guerra mediatica" contro di lui. Questo approccio si è intensificato dopo le proteste dell'11 luglio 2021, che sono state organizzate e ampliate attraverso queste piattaforme.

Come influisce l'aumento delle tariffe di ETECSA sui cubani?

Il rincaro delle tariffe di ETECSA ha limitato drasticamente l'accesso a Internet a Cuba, permettendo ricariche solo fino a 360 CUP mensili, che equivale a un pacchetto di 6 GB. Questa misura ha generato un profondo malcontento, poiché il costo dei pacchetti supera il salario minimo mensile e possono essere acquistati solo in dollari da chi ha accesso a valute straniere. Ciò limita severamente la connettività e l'accesso all'informazione per la maggior parte dei cubani.

Qual è la situazione attuale del sistema elettrico a Cuba?

Cuba affronta una delle peggiori crisi energetiche degli ultimi decenni, con blackout frequenti e prolungati che influenzano la vita quotidiana dei cittadini. Il sistema elettrico nazionale è collassato a causa di un'infrastruttura obsoleta, mancanza di carburante e cattiva gestione. Nonostante gli sforzi annunciati dal governo, la situazione rimane critica e non si intravedono soluzioni a breve termine.

Come sta rispondendo il governo cubano alle critiche interne ed esterne sulla sua gestione?

Il governo cubano, guidato da Díaz-Canel e Marrero, ha risposto alle critiche interne ed esterne con discorsi che fanno appello al sacrificio e alla resistenza di fronte all'embargo statunitense. Tuttavia, questa retorica è stata ricevuta con scetticismo e malcontento generale, poiché non offre soluzioni concrete ai problemi strutturali che il paese affronta, come la crisi energetica e le restrizioni nell'accesso a internet.

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Redazione di CiberCuba

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