Una giovane madre cubana, residente nella città di Matanzas, ha suscitato un ampio dibattito su TikTok dopo aver pubblicato un video in cui denuncia gli attacchi che subiscono le donne a Cuba per cercare di curarsi, nonostante le difficili condizioni economiche del paese.
L'utente, identificata come @briana_matancera, ha messo in discussione nel suo video: “Vuol dire che, dato che il paese si sta sgretolando, anche noi donne dobbiamo sgretolarci insieme a lui?”. Il contenuto, registrato nel suo portale e con un tono riflessivo, ha accumulato centinaia di commenti e reazioni in poche ore.
Nel suo testimonianza, sottolinea che spesso viene criticata sui social media per avere unghie curate, accesso a Internet o sopracciglia ben definite, mentre molte persone ritengono che questi "lussi" siano incompatibili con la realtà denunciata da molti cubani nella vita di tutti i giorni.
“Perché la donna cubana non ha il diritto di vantarsi? Solo perché vive a Cuba non può truccarsi le unghie o farsi i capelli?”, ha sollevato nel suo messaggio.
Reazioni contrastanti
La pubblicazione ha scatenato un'ondata di commenti, per lo più di sostegno, in cui molte utenti, sia cubane che straniere, hanno sostenuto il diritto delle donne a curare il proprio aspetto come un modo per mantenere l'autostima e preservare la dignità personale.
Messaggi come “È l'unica cosa che gli resta”, “L'amore per se stessi non deve dipendere dal paese in cui si vive” o “Non devi dare spiegazioni”, si sono ripetuti frequentemente tra le risposte.
Tuttavia, ci sono state anche critiche. Alcuni utenti hanno sostenuto che, in contesti di scarsità, spendere denaro per l'estetica può sembrare contradittorio rispetto alle costanti lamentele per la mancanza di cibo e risorse basilari nell'isola.
Comentarios como “Se non hai per mangiare, come fai ad avere per le unghie?” o “Questa non è un diritto, è incoerenza”, riflettono la percezione che, in altri paesi, le spese per la cosmetica siano considerate lussi da rinviare di fronte ai bisogni primari.
Nonostante le critiche, la giovane matancera ha chiarito che la sua intenzione non era quella di provocare polemiche, ma di aprire uno spazio di riflessione. Ha risposto che il suo ragionamento non era volto a giustificare gli eccessi, ma a chiedersi perché si stigmatizzano le donne cubane che cercano di apparire al meglio. “Suppongo che chi lo fa lo faccia perché a casa deve mangiare. Questa è la mia domanda,” ha scritto.
Il dibattito sulle priorità in tempi di crisi
Questo tipo di polemiche non è nuova. Negli ultimi anni, con il peggioramento della crisi economica a Cuba, le reti sociali sono diventate palcoscenici di discussione dove si incrociano la critica sociale, la necessità di resistenza emotiva e le tensioni culturali su ciò che è considerato accettabile.
Per molte donne cubane, la cura di sé è anche un modo per resistere emotivamente alla precarietà, uno strumento di autostima di fronte alle avversità quotidiane.
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