L'associazione per la protezione degli animali condanna la vendita di pichones di cotorra a Cienfuegos per un massimo di 5 mila pesos

Attivisti denunciano la vendita illegale e pubblica di cocorite cubane sui social. Esigono un'azione immediata al CITMA, MINAGRI e MININT di fronte all'inazione su questo crimine ambientale ripetuto.

Vendita di pichoni di cotorra cubana a CienfuegosFoto © Facebook / Revolico Cienfuegos migliori offerte

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Una pubblicazione in cui si offrivano almeno 12 pichoni di pappagallo cubano per 5.000 pesos ciascuno ha riacceso le allerta sul traffico illegale di fauna protetta a Cuba, mostrando la vendita aperta e senza controlli di una specie endemica e in stato vulnerabile.

La denuncia è stata effettuata dall'attivista Ana Belkys Hernández Millán attraverso il suo profilo su Facebook, in una lettera aperta in cui ha criticato severamente il fatto che questa attività illecita non solo persista, ma venga svolta alla luce del sole sui social media, con fotografie, prezzi e contatti visibili, come se si trattasse di un'attività legittima e tollerata dalle autorità.

Captura Facebook / Ana Belkys Hernandez Millán

“Che messaggio trasmette questo ai cittadini? Dove rimane il peso delle nostre leggi?”, ha interrogato Hernández Millán, dopo aver ricordato che la cotorra cubana (Amazona leucocephala) non è solo una specie protetta, ma un simbolo vivente dell'identità nazionale e dell'equilibrio ecologico del paese.

Il messaggio evidenzia una falla strutturale nel sistema di controllo ambientale e interroga direttamente organismi come il CITMA, il MINAGRI e il MININT, per la loro mancanza di risposta coordinata e visibile di fronte a un reato che si ripete con totale impunità.

Inoltre, si pongono una serie di domande che rimangono senza risposta da parte delle autorità: “Chi indaga su questi casi? Chi monitora e segnala le pubblicazioni online? Quali azioni concrete si stanno intraprendendo per fermare questa catena di crimine ambientale?”

Nella sua denuncia, Hernández sottolinea che non bastano i discorsi né i lamenti simbolici, e chiede una reale volontà politica, così come un monitoraggio e una vigilanza ambientale efficace.

Chiama anche ad applicare i meccanismi legali già esistenti, che spesso rimangono solo sulla carta e non si traducono in azione.

"Il silenzio istituzionale e l’inazione stanno condannando specie come la cotorra cubana a una morte lenta dietro le sbarre del mercato nero", ha avvertito l'autrice, che ha concluso il suo messaggio chiedendo giustizia per la fauna selvatica del paese.

Recentemente, l'associazione Bienestar Animal Cuba (BAC), nel suo capitolo all'Avana, ha denunciato la vendita illegale di un aura tiñosa ferita, che è stata proposta come se fosse una merce comune in un gruppo di WhatsApp.

Secondo quanto pubblicato da BAC-Habana sulla sua pagina di Facebook, la salvatrice Avril Gutiérrez ha rilevato il 30 aprile 2025 alle 16:10, un annuncio nel gruppo “Compra e Vendita Güinera”, dove un'utente identificata come Mirelsy offriva un uccello, una specie selvatica nota come Cathartes aura, rinchiusa in una gabbia e in evidente stato di maltrattamento.

In modo simile, ad aprile, una pubblicazione sui social media che mostrava un gufo catturato e offerto in vendita all'Avana ha generato indignazione e rifiuto tra gli utenti di internet e i difensori degli animali.

Il fatto è avvenuto martedì, quando un utente identificato come Marlon Enmanuel Fernández ha condiviso un reel nel gruppo Facebook “Alamar il barrio”, dove si osserva l'uccello rinchiuso all'interno di un secchio metallico, coperto con un tavoletta di legno.

Recentemente, l'organizzazione Protezione Animale SOS - PASOS ha denunciato tramite il proprio account sui social la morte di un gufo che era stato salvato dopo essere stato offerto illegalmente in vendita su una pagina della stessa rete sociale.

L'uccello, catturato presumibilmente per scopi religiosi, è stato acquistato da attivisti del gruppo per 5.000 pesos cubani, dopo che è stato possibile ridurre il prezzo iniziale di 10.000, ha sottolineato l'organizzazione in Facebook.

Domande frequenti sul traffico illegale di fauna e il maltrattamento degli animali a Cuba

Quali specie sono trafficate illegalmente a Cuba?

In Cuba, specie come la cotorra cubana, un tipo endemico e in stato vulnerabile, sono trafficate illegalmente. Sono stati segnalati anche casi di traffico di civette e altre uccelli come il tomeguín e il sinsontillo, che vengono venduti a prezzi elevati nel mercato informale a causa del loro canto e aspetto.

Qual è la risposta delle autorità cubane di fronte al traffico illegale di animali?

La risposta delle autorità cubane di fronte al traffico illegale di animali è stata insufficiente e disorganizzata. Nonostante l'esistenza del Decreto Legge sul Benessere Animale del 2021, le denunce e le prove presentate dagli attivisti mostrano che le leggi vengono applicate con scarsa rigorosità, consentendo a queste pratiche di continuare con impunità.

Quali sanzioni sono previste a Cuba per il traffico e il maltrattamento di animali?

In Cuba, il Decreto-Legge sul Benessere Animale prevede sanzioni come multe fino a 1.000 pesos per le violazioni relative alla commercializzazione e al maltrattamento degli animali. Tuttavia, queste sanzioni sono considerate insufficienti dagli attivisti, che richiedono pene più severe e un'applicazione efficace della legge per proteggere gli animali.

Come possono i cittadini cubani contribuire a combattere il traffico illegale di fauna?

I cittadini cubani possono contribuire a combattere il traffico illecito di fauna denunciando qualsiasi tentativo di commercializzazione di animali selvatici alle autorità competenti, come la PNR e la Sanità Animale. Inoltre, possono utilizzare i social media per dare visibilità a questi casi e chiedere azioni più efficaci da parte delle autorità.

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Redazione di CiberCuba

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