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Un cubano ex ufficiale di alto rango del Ministero dell'Interno (MININT) di Cuba e figura strettamente legata ai fratelli Fidel e Raúl Castro, si trova attualmente a vivere a Boca Ratón, Florida.
Héctor Alejandro Hernández Morales, di 46 anni, era un tenente colonnello che per anni ha servito l'apparato repressivo del regime.
Ora è in attesa di una risposta alla sua richiesta di residenza permanente negli Stati Uniti attraverso la Legge di Adeguamento Cubano, dopo essere entrato nel paese nell'agosto del 2024 con un visto turistico.
L'informazione è stata diffusa dal giornalista Mario J. Pentón sul suo sito, dove ha rivelato la storia del personaggio a Cuba.
Cresciuto in una famiglia dedicata alla sicurezza dello Stato, Héctor Alejandro Hernández è figlio del defunto Lázaro Cirilo Hernández, che è stato guardia del corpo personale dei fratelli Castro.
Il suo stesso avanzamento all'interno del MININT lo portò a ricoprire incarichi strategici, come la direzione della Polizia politica a Morón, Ciego de Ávila, e compiti specifici all'interno del corpo di scorta dei dirigenti di alto livello, incluso lo stesso Fidel Castro.
Hernández è arrivato a dichiarare pubblicamente che considerava il suo lavoro come una forma di continuare l'eredità di suo padre, "proteggendo l'integrità fisica e morale delle massime figure del paese".
Questa vicinanza con l'élite del potere sull'Isola non fu improvvisata. La sua infanzia fu segnata dal culto alla figura del dittatore. Nel 1991, a soli 12 anni, fu protagonista di una celebre copertina del quotidiano Juventud Rebelde, essendo stato fotografato insieme a Fidel Castro durante il primo congresso dei pionieri.
Décadi dopo, in interviste con media ufficiali, ricordava con orgoglio il suo rapporto diretto con il Comandante, che descriveva come un "uomo di straordinaria acume politico".
Un altro dei suoi lavori fu la cayería nord di Ciego de Ávila, dove per oltre un decennio svolse il ruolo di ufficiale della Sicurezza dello Stato in quella importante zona turistica, anche strategica dal punto di vista militare.
Hernández Morales è arrivato negli Stati Uniti con una delle sue figlie; sua moglie, Yisel Cabrera, e un'altra figlia erano già lì, ricevendo cure per un cancro. La famiglia è stata inizialmente accolta da un parente stretto, Rolando García, che ha evitato di rilasciare dichiarazioni al riguardo.
Dall'arrivo nel paese, l'exmilitare cubano ha mantenuto un profilo basso: ha chiuso i suoi social media e evita qualsiasi apparizione pubblica.
Pertanto, non ha dato alcun segnale di rottura con il regime né di pentimento per il suo ruolo all'interno del MININT, specialmente in un contesto in cui numerosi cubani chiedono giustizia per la repressione delle proteste dell'11 luglio, nelle quali potrebbe aver avuto qualche livello di responsabilità data la sua carriera, anche se non ci sono prove della sua implicazione in quegli eventi.
L'ex ufficiale non appare nell'elenco di 100 repressori cubani che il congresista Carlos Giménez ha consegnato al Dipartimento della Sicurezza Nazionale.
La preoccupazione per l'ingresso negli Stati Uniti di figure legate all'apparato repressivo di La Habana è aumentata negli ultimi anni.
Organizzazioni come la Fondazione per i Diritti Umani a Cuba hanno avvertito sulla presenza di oltre un centinaio di repressori identificati che vivono sul suolo statunitense. Alcuni casi si sono conclusi con arresti, deportazioni o addirittura ritorni volontari all'Isola.
Il caso riapre il dibattito sull'ingresso di ex funzionari del regime negli Stati Uniti e sulla necessità di esaminare con maggiore rigore i trascorsi di coloro che richiedono benefici migratori.
Gli Stati Uniti stanno facendo abbastanza per evitare che agenti dell'autoritarismo trovino rifugio nel loro territorio? La domanda acquista urgenza man mano che aumentano i casi simili.
Domande frequenti sul caso dell'ex ufficiale cubano in Florida e sulla repressione a Cuba
Chi è Héctor Alejandro Hernández Morales e qual è il suo legame con il regime cubano?
Héctor Alejandro Hernández Morales è un ex funzionario di alto rango del Ministero dell'Interno di Cuba (MININT). Per anni, ha servito nell'apparato repressivo del regime, ricoprendo ruoli strategici come la direzione della Polizia politica a Morón, Ciego de Ávila, e compiti all'interno del corpo di scorta dei dirigenti di alto livello, incluso Fidel Castro. La sua vicinanza al potere a Cuba non è stata accidentale, poiché è cresciuto in una famiglia dedicata alla sicurezza dello Stato, con suo padre che era bodyguard dei fratelli Castro.
Perché è controversa la presenza di ex ufficiali del regime cubano negli Stati Uniti?
La presenza di ex ufficiali del regime cubano negli Stati Uniti è controversa perché molti sono associati con l'apparato repressivo di L'Avana. Organizzazioni come la Fondazione per i Diritti Umani a Cuba hanno identificato più di un centinaio di repressori che vivono sul suolo americano. Questo solleva preoccupazioni riguardo all'ingresso di individui con un passato legato alla repressione e agli abusi dei diritti umani, e mette in discussione l'efficacia dei controlli migratori nel prevenire che persone con tali precedenti ottengano benefici migratori.
Come influisce la Legge di Regolamentazione Cubana su casi come quello di Héctor Alejandro Hernández Morales?
La Legge di Accoglienza Cubana consente ai cubani di richiedere la residenza permanente negli Stati Uniti dopo un anno e un giorno dall'ingresso nel paese. Héctor Alejandro Hernández Morales è entrato negli Stati Uniti con un visto turistico ed è in attesa di una risposta alla sua richiesta ai sensi di questa legge. Tuttavia, il suo caso riaccende il dibattito sulla necessità di rivedere con maggiore rigore i trascorsi di coloro che cercano di beneficiare di questo tipo di leggi, specialmente quelli con legami con il regime cubano.
Quali misure sta prendendo gli Stati Uniti per evitare l'ingresso di repressori cubani?
Gli Stati Uniti hanno intensificato gli sforzi per identificare e deportare individui che hanno ottenuto vantaggi migratori in modo fraudolento. Casi recenti, come l'arresto di Tomás Emilio Hernández Cruz, ex ufficiale dei servizi segreti cubani, dimostrano un approccio volto a rafforzare la sicurezza nazionale e combattere il fraudolento migratorio. Le indagini mirano a proteggere l'integrità del sistema migratorio e a prevenire che repressori o agenti del regime cubano trovino rifugio nel Paese.
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