Opositore cubano accoltellato a Cienfuegos denuncia la liberazione dei suoi aggressori e la scomparsa del fascicolo

La denuncia pubblica segnala che gli aggressori sono stati liberati dalle autorità, mentre il fascicolo del caso sarebbe scomparso, in quella che gli attivisti considerano una manovra occulta della Sicurezza dello Stato per silenziare le voci dissidenti.


Il prigioniero politico e manifestante dell'11 luglio (11J), Carlos Michael Morales Rodríguez, ha denunciato attraverso i social media che Juan Alberto de la Nuez Ramírez, un oppositore cubano residente nel municipio di Aguada de Pasajeros, è stato recentemente accoltellato e, nonostante la gravità dell'attacco, i suoi aggressori sono stati rilasciati dalla polizia.

Secondo Morales Rodríguez, che ha condiviso la denuncia sul suo profilo Facebook, De la Nuez Ramírez ha identificato i suoi aggressori e ha informato le autorità, ma la risposta da parte dello stato è stata il silenzio e l'impunità.

Captura di Facebook/Carlos Michael Morales Rodríguez

“Le persone che lo hanno aggredito e che quasi gli hanno tolto la vita sono state liberate dalla polizia e si aggirano con totale impunità per le strade di Aguada de Pasajeros”, ha sottolineato l'attivista.

La situazione diventa ancora più preoccupante dopo la rivelazione che il fascicolo con le dichiarazioni relative al caso "è scomparso", come ha riferito la stessa avvocato dell'oppositore.

Morales Rodríguez ha interpretato questo fatto come un chiaro segnale della partecipazione della Sicurezza dello Stato nel tentativo di omicidio, il che evidenzia l'uso sistematico della repressione e dell'impunità come strumenti di controllo politico a Cuba.

“Abbasso la #repressione e il #TerrorismoDiStato”, ha concluso il messaggio condiviso dall'attivista, accompagnato da un appello a denunciare e rendere visibili le costanti violazioni dei diritti umani che affrontano i dissidenti nell'isola.

L'assalto a De la Nuez Ramírez è avvenuto sabato 5 aprile ed è stato perpetrato da cinque individui armati di machete, coltelli e bastoni, lasciandolo con molteplici ferite gravi, comprese fratture a braccia e gambe, e almeno dieci coltellate in varie parti del corpo

Secondo i testimonianze condivise sui social media da suo fratello, Bárbaro de la Nuez, e dallo stesso attivista Morales Rodríguez, il quinto aggressore risulta ancora sotto processo.

Domande frequenti sull'aggressione agli oppositori a Cuba e l'impunità

Cosa è successo a Juan Alberto de la Nuez Ramírez e chi sono i responsabili?

Juan Alberto de la Nuez Ramírez è stato brutalmente attaccato da cinque individui armati di machete, coltelli e bastoni il 5 aprile ad Aguada de Pasajeros, Cienfuegos. Nonostante i aggressori siano stati identificati, le autorità cubane li hanno rilasciati, e un quinto aggressore rimane latitante. Questo incidente è stato interpretato come un atto di repressione politica da parte del regime cubano.

Qual è stata la risposta delle autorità cubane di fronte a questa aggressione?

La risposta dello Stato è stata il silenzio e l'impunità. Nonostante le denunce e l'identificazione degli aggressori, le autorità hanno liberato gli attaccanti e non hanno mostrato interesse nell'investigare o nel perseguire il caso, il che rafforza la percezione di repressione politica a Cuba.

Quale ruolo gioca la Sicurezza dello Stato in questa situazione?

Si presume la partecipazione della Sicurezza di Stato nel tentativo di assassinio di De la Nuez Ramírez. Questo si deduce dalla scomparsa del fascicolo con le dichiarazioni del caso, il quale è visto come una strategia di repressione e controllo politico da parte del regime cubano.

Quali azioni hanno intrapreso gli attivisti e la comunità oppositrice di fronte a questo attacco?

Gli attivisti hanno denunciato veementemente l'aggressione e l'impunità attraverso i social media. Hanno fatto un appello a mettere in luce le violazioni dei diritti umani e hanno chiesto supporto per esporre la repressione sistematica che affrontano i dissidenti a Cuba.

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