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L'attivista cubana Saily González Velázquez ha lanciato questo lunedì una campagna di solidarietà sui social media per raccogliere fondi con l'obiettivo di salvare Brianna, una bambina di 10 anni residente nel quartiere La Sakenaf, a Santa Clara, che soffre di una grave malformazione conosciuta come tumore tiroglosso linguale, che sta già compromettendo le sue vie respiratorie.
Secondo quanto spiegato da González in un post su Facebook, Brianna è stata operata tre volte a Cuba, ma la lesione riappare sempre.
I medici che l'hanno seguita hanno avvertito sua madre, Yanaris Charlette, che “con le risorse disponibili non possono fare nient'altro”, lasciando così la famiglia senza opzioni all'interno del sistema sanitario cubano.
Un'istituzione medica a Miami ha accettato il caso e rappresenta, secondo l'attivista, l'unica opportunità reale affinché Brianna riceva il trattamento di cui ha bisogno.
La campagna mira a raccogliere 32.000 dollari, cifra che coprirebbe i costi dell'intervento chirurgico, dei biglietti aerei e delle pratiche migratorie per la bambina e sua madre.
Fino ad ora, grazie a donazioni solidali, sono stati raccolti oltre 1.500 dollari, ma c'è ancora molto da fare per raggiungere l'obiettivo.
“Non ci fermeremo finché Brianna non avrà l'opportunità di guarire, di respirare senza difficoltà, di vivere come qualsiasi bambina della sua età,” ha affermato González, che ha condiviso il link di GoFundMe per le donazioni.
Negli ultimi anni, le campagne di raccolta fondi su GoFundMe sono diventate una via di speranza per molti cubani, sia dentro che fuori dal paese, di fronte alla precarietà del sistema sanitario e alle limitazioni istituzionali.
A gennaio scorso, la famiglia di una bambina identificata come Daniela, residente a Holguín e colpita da un tumore maligno, ha lanciato una campagna per raccogliere 50.000 dollari con l'obiettivo di trasferirla negli Stati Uniti e salvarle la vita, dopo aver esaurito senza successo tutte le opzioni disponibili a Cuba.
In modo simile, lo scorso marzo, un'altra minorenne cubana è riuscita a lasciare il paese grazie al supporto dei cittadini e a una campagna massiva sui social network, dopo essere stata diagnosticata con una rara malattia genetica.
Incluso al di fuori del settore medico, i cubani si rivolgono a GoFundMe per promuovere progetti culturali e sociali. Il cineasta Lilo Vilaplana ha recentemente lanciato una campagna per finanziare il suo prossimo film, facendo appello alla comunità cubana per sostenere la produzione indipendente come via per dare visibilità a realtà silenziate nell'isola.
Domande frequenti sulla campagna per salvare Brianna, bambina cubana con tumore linguale
Qual è l'obiettivo della campagna per Brianna?
La campagna mira a raccogliere 32.000 dollari, cifra che coprirebbe i costi dell'intervento chirurgico, dei biglietti aerei e delle pratiche burocratiche affinché Brianna e sua madre possano viaggiare negli Stati Uniti, dove un'istituzione medica di Miami ha accettato di occuparsi del suo caso.
Perché Brianna non può ricevere trattamento a Cuba?
I medici che hanno assistito Brianna a Cuba hanno informato sua madre che, a causa delle "carenze di forniture mediche" e della mancanza di risorse nel sistema sanitario cubano, non possono fare null'altro per lei. Brianna ha già subito tre operazioni senza successo, e il tumore continua a ripresentarsi.
Come si può collaborare con la campagna per Brianna?
Per collaborare con la campagna di Brianna, è possibile effettuare donazioni attraverso la piattaforma GoFundMe. Inoltre, condividere la campagna sui social media può aiutare ad aumentare la sua visibilità e attrarre più potenziali donatori.
Quali complicazioni deve affrontare Brianna a causa del suo tumore linguale?
Brianna soffre di un tumore tirogloso linguale che ha compromesso le sue vie respiratorie. La lesione le provoca soffocamenti, malnutrizione e influisce sulla sua voce a causa della compressione delle corde vocali. Inoltre, c'è il rischio che il tumore maligni e acceleri la sua crescita.
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