In piena solennità della Domenica delle Palme, un gruppo di giovani è stato ripreso mentre ballava musica urbana del genere "reparto" davanti al Santuario Nazionale di Nostra Signora della Carità del Cobre, a Santiago di Cuba, scatenando un'ondata di indignazione tra i credenti e i difensori della libertà religiosa.
In un video diffuso sui social media, si possono vedere diversi giovani che eseguono movimenti provocatori al ritmo della musica popolare da ballo, mentre un'altra persona li filma con un telefono cellulare.
Tutto avviene nell'ambiente immediato del tempio mariano più importante di Cuba, considerato simbolo della fede e della spiritualità del popolo cubano.
Il fatto, segnalato su Facebook dal giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada, si verifica appena pochi giorni dopo che le autorità del regime hanno censurato per la seconda volta la tradizionale processione del Solemne Viacrucis della Domenica delle Palme, una processione cristiana programmata per questo domenica a Vedado, L'Avana, con un percorso previsto da Línea a Letrán.
Questo atto, definito da molti come una manifestazione di volgarità e perdita di valori, riporta all'attenzione il deterioramento del rispetto per gli spazi sacri e l'uso banale di luoghi religiosi come scenario per contenuti virali.
Diverse voci della società civile hanno condannato quanto accaduto, lamentando che, mentre si ostacolano le espressioni di fede, si tollerano —o addirittura si promuovono— comportamenti irrispettosi verso le tradizioni e i simboli religiosi.
La Chiesa cattolica cubana ha denunciato in diverse occasioni la perdita di valori nella società, una situazione aggravata dalla crisi economica e morale che attraversa il paese, dove il culto allo spettacolo spesso surclassa il rispetto per il spirituale.
Questi eventi riflettono un modello di tensioni tra espressioni culturali contemporanee e il rispetto degli spazi religiosi a Cuba
Ad esempio, a dicembre del 2024, è stato riportato che bambini hanno ricevuto un addestramento militare in una chiesa de L'Avana, il che ha suscitato critiche riguardo all'utilizzo di spazi sacri per fini politici.
Inoltre, il sacerdote Alberto Reyes è stata una voce critica riguardo alla mancanza di libertà religiosa a Cuba. In diverse occasioni, ha denunciato come le autorità limitino le attività religiose e utilizzino gli spazi di culto per promuovere agende governative.
Questi precedenti mostrano come l'istrumentalizzazione degli spazi religiosi e la censura delle espressioni di fede siano state pratiche ricorrenti nel paese.
L'incidente recente nel Santuario del Cobre si inserisce in questo contesto di tensioni tra la secolarizzazione forzata e la resistenza delle comunità religiose a mantenere la sacralità dei propri spazi
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