Il Partito Comunista di Cuba (PCC) a Matanzas ha assunto il controllo dell'operazione di gestione del carico elettrico nella provincia, con l'obiettivo di correggere il disallineamento nella distribuzione dei blackout.
La misura, rivelata dal giornalista ufficiale José Miguel Solís, risponde alle persistenti denunce dei cittadini riguardo alla mancanza di equità nella programmazione dei blackout, una situazione che ha generato malcontento sociale in diversi territori del paese.

“Si può fare di più in termini di informazione e nella rotazione dei circuiti, ossia evitare che alcuni siano più lunghi di altri; situazione in cui il Partito a Matanzas ha preso misure di controllo sull'operazione del servizio di carico,” ha rivelato Solís sui suoi social media, confermando così il testimonianza di migliaia di utenti che si lamentano di una distribuzione disuguale delle ore di blackout.
Durante gli ultimi mesi, nei media ufficiali e sui social network si sono moltiplicate le lamentele dei residenti in province come Matanzas, Holguín, Camagüey e Ciego de Ávila, dove le interruzioni quotidiane superano, in alcuni casi, le 20 ore.
Al contrario, gli utenti segnalano che in altre regioni, specialmente a L'Avana, le interruzioni sono meno frequenti e più brevi. I commenti ai post informativi della Unión Eléctrica (UNE) su Facebook abbondano di lamentele in questo senso.
“I 200 e oltre megawatt di Guiteras vengono regalati alla meravigliosa Havana”, ha scritto un utente di Matanzas nella sezione commenti di un articolo pubblicato da CiberCuba il 28 settembre scorso, in cui si segnalava che quasi tutta la città di Matanzas era rimasta al buio nel pomeriggio, senza alcuna spiegazione pubblica né pianificazione trasparente.
Simili reclami sono stati registrati in altre province. A Holguín, ad esempio, i residenti delle zone rurali hanno denunciato interruzioni di corrente che si protraggono per tutta la notte, mentre i centri urbani ricevono elettricità con maggiore regolarità.
En Camagüey, i cittadini hanno accusato le autorità locali di mantenere alcuni circuiti quasi senza interruzioni, suppostamente per motivi politici o legami con istituzioni governative. "L'interruzione è uno stato d'opinione", ha risposto l'Empresa Eléctrica agli utenti che protestavano in quella provincia.
In aprile, una nota pubblicata su questo mezzo rifletteva come la popolazione della provincia di Ciego de Ávila si mostrasse indignata per la mancanza di rotazione equa dei turni di blackout, assicurando che alcune comunità passavano fino a 18 ore consecutive senza servizio elettrico, mentre altre zone subivano solo lievi disagi sporadici.
Di fronte a questo scenario, la decisione del PCC a Matanzas di intervenire nella gestione del carico punta a una manovra propagandistica che cerca di contenere il malcontento sociale e migliorare la percezione di giustizia nella gestione dei blackout.
Tuttavia, la misura riflette anche la crescente politicizzazione di una crisi tecnica che influisce direttamente sulla qualità della vita di milioni di cubani.
La mancanza di trasparenza nella gestione del sistema elettrico nazionale, l'assenza di informazioni precise e aggiornate sulla programmazione dei blackout e la percezione generalizzata di favoritismo verso alcuni territori continuano a alimentare il malcontento sociale in un contesto di crisi energetica senza soluzioni a breve termine.
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