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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato questo mercoledì un nuovo pacchetto di dazi globali, ma ha escluso Russia, Cuba, Corea del Nord e Bielorussia perché su questi paesi pesano già severe sanzioni economiche, ha argomentato questo mercoledì la Casa Bianca.
In dichiarazioni al quotidiano The New York Times, un alto funzionari della Administration di Trump ha affermato che le nazioni citate "affrontano già dazi estremamente elevati" che "impediscono qualsiasi commercio significativo".
Reazione di Cuba
Fino a questo momento, né Miguel Díaz-Canel né il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla si sono espressi sui social media riguardo al nuovo giro di dazi globali dell'Amministrazione Trump.
Tuttavia, il media ufficiale Cubadebate ha pubblicato giovedì una nota riguardo all'esclusione di Cuba dalla lista.
“È forse l'unica lista punitiva del governo imperiale in cui non è presente Cuba. E quel miracolo? Per il semplice motivo che il blocco economico, finanziario e commerciale di oltre 60 anni impedisce la vendita di prodotti cubani negli Stati Uniti.”, ha ironizzato l'articolo.
I “danni accumulati” dell'embargo, secondo Cuba
Cubadebate ha colto l'occasione per presentare in cifre gli effetti dell'embargo statunitense.
Secondo il mezzo ufficiale, i danni accumulati durante oltre sei decenni di blocco economico ammontano a 164.141,1 milioni di dollari; cioè, più di 1,49 trilioni di dollari, se si aggiusta al valore dell'oro nel mercato internazionale.
Nel periodo compreso tra marzo 2023 e febbraio 2024, si stimano perdite materiali per 5.056,8 milioni di dollari, il che rappresenterebbe.
Un incremento di 189,8 milioni rispetto al periodo precedente.
Un impatto mensile di oltre 421 milioni di dollari.
Oltre 13,8 milioni di dollari al giorno.
Circa 575.683 dollari all'ora.
Cubadebate sostiene che, se non ci fosse il blocco, il PIL cubano potrebbe essere cresciuto dell'8% nel 2023.
Il governo cubano stima che, a causa della riorganizzazione geografica del commercio, l'isola abbia dovuto affrontare costi aggiuntivi di 581,7 milioni di dollari, e per spedizioni, assicurazioni e utilizzo di intermediari altri 485,7 milioni, il che fa aumentare significativamente il prezzo delle merci acquistate.
Escalata commerciale globale
Il presidente Trump ha affermato che i dazi reciproci introdotti questo 2 aprile "permetteranno agli Stati Uniti di recuperare le proprie ricchezze". Sono state stabilite tariffe comprese tra il 10% e il 49% per dozzine di paesi con i maggiori deficit commerciali con gli Stati Uniti.
Sebbene la segretaria stampa della Casa Bianca, Karoline Leavitt, avesse indicato che i dazi sarebbero entrati in vigore immediatamente, è stato poi chiarito che le tariffe base del 10% si applicheranno a partire dal 5 aprile, e quelle aggiuntive dal 9 aprile.
La nuova serie di misure commerciali segna una nuova fase della guerra commerciale che gli Stati Uniti stanno portando avanti sotto l'amministrazione Trump.
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