Attivisti mostrano "la vera Cuba" alla Fiera Internazionale del Turismo di Barcellona

Quest'anno Cuba non ha partecipato ufficialmente all'evento, quindi “i cubani liberi” hanno assunto la rappresentanza dell'isola.


Un gruppo di cubani residenti in Europa ha tenuto questo sabato una manifestazione pacifica alla Fiera Internazionale del Turismo di Barcellona (B-Travel) per denunciare la situazione dei prigionieri politici e per esporre la realtà vissuta dal popolo cubano sotto il regime de L'Avana.

L'attivista Avana de la Torre ha guidato la protesta, che si è svolta presso il recinto fieristico dove, tradizionalmente, l'Ambasciata di Cuba di solito ha uno spazio di rappresentanza.

Tuttavia, quest'anno la sede diplomatica non ha partecipato ufficialmente all'evento, per cui — secondo le parole dei manifestanti — “i cubani liberi” hanno assunto la rappresentanza dell'isola.

“La han sospesa [la partecipazione ufficiale], perché Cuba è una grande menzogna, e noi cubani liberi siamo venuti a mostrare com'è Cuba dall'interno. Rappresentiamo Cuba, e in Cuba ci sono prigionieri politici. Siamo qui per portare la verità su Cuba”, ha dichiarato De la Torre durante la manifestazione.

Gli attivisti portavano un cartello con decine di volti di bambini cubani —tra cui quello del piccolo Damir Ortiz— colpiti dalla mancanza di forniture mediche, e denunciavano la grave crisi sanitaria che attraversa l'isola.

Inoltre, hanno messo in guardia sulla carenza generalizzata di farmaci, la malnutrizione infantile e l'esistenza di fenomeni come la prostituzione infantile, la criminalità e la repressione, che —affermano— caratterizzano la vita quotidiana di una nazione che hanno definito "stato fallito".

“La realtà di Cuba è che non ci sono medicine, c'è fame, pedofilia, prostituzione, criminalità e repressione. E questo non lo insegnano in una fiera del turismo. Siamo venuti a farlo”, ha sottolineato un altro dei partecipanti.

Con questa azione simbolica, gli esuli cubani cercano di sensibilizzare la comunità internazionale sulla grave crisi dei diritti umani a Cuba e di chiedere la libertà di tutti i prigionieri politici, molti dei quali sono stati incarcerati dopo le proteste dell'11 luglio 2021 e le successive mobilitazioni pacifiche.

Allo stesso modo, hanno risposto con questo atto alle accuse del Ministero della Salute, che ha tentato di giustificarsi nel caso di Damir Ortiz, un bambino di 10 anni che doveva essere trasferito in Florida per ricevere cure, e ha accusato la madre di interferire nell'assistenza al minore.

Domande frequenti sulla situazione dei prigionieri politici e sulla crisi a Cuba

Perché i cubani si sono manifestati alla Fiera Internazionale del Turismo di Barcellona?

I cubani si sono manifestati alla Fiera Internazionale del Turismo di Barcellona per dénunciare la situazione dei prigionieri politici e spiegare la realtà che vive il popolo cubano sotto il regime di L'Havana. Hanno colto l'occasione per sensibilizzare la comunità internazionale sulla grave crisi dei diritti umani a Cuba.

Chi è Avana de la Torre e qual è il suo ruolo nelle proteste?

Avana de la Torre è unattivista cubana esiliata che ha svolto un ruolo importante nella lotta per i diritti umani a Cuba. Ha partecipato a numerose proteste contro il regime cubano in diverse parti del mondo, mettendo in luce la repressione e sostenendo la libertà dei prigionieri politici nell'isola.

Qual è la situazione attuale dei prigionieri politici a Cuba?

Attualmente, a Cuba ci sono 1.117 prigionieri politici, secondo Prisoners Defenders. Questo numero è aumentato a causa degli arresti legati a proteste pacifiche, specialmente quelle dell'11 luglio 2021. Questi arresti riflettono la repressione sistematica del regime cubano contro coloro che osano esprimere il proprio malcontento.

Perché Cuba non ha partecipato ufficialmente alla Fiera Internazionale del Turismo di Barcellona?

Cuba non ha partecipato ufficialmente alla Fiera Internazionale del Turismo di Barcellona a causa, secondo i manifestanti, di una sospensione della rappresentanza ufficiale del paese. I manifestanti hanno sostenuto che questa assenza era dovuta al fatto che il regime cubano non voleva mettere in evidenza la realtà interna dell'isola, caratterizzata dalla mancanza di diritti umani e dalla crisi sanitaria.

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